Assunzione diretta dei docenti/3. Un no deciso di Cisl e Cgil

Dopo Pasqua un problema politico-istituzionale di un certo peso attende il ministro Profumo.

La Cisl-scuola ha assunto una decisa presa di posizione contro la proposta di legge regionale con la quale la Lombardia intende affidare a ciascuna scuola autonoma il potere di assunzione dei docenti.

Avevamo già stigmatizzato l’avallo dato dal ministro Profumo al progetto della Regione Lombardia sull’assunzione diretta dei docenti – ha dichiarato Francesco Scrima, segretario generale della Cisl-scuola – Ora che tale progetto viene votato dal Consiglio Regionale, ribadiamo la nostra ferma contrarietà ad un intervento che invade le competenze dello Stato in materia di reclutamento prefigurando una “balcanizzazione” inaccettabile del sistema scolastico.

Per la Cisl-scuola “Le scuole pubbliche statali non appartengono alle regioni: non è pertanto concepibile che ciascuna di esse decida in modo autonomo come si assumono i docenti, e non si può spacciare per valorizzazione dell’autonomia quella che si vorrebbe affermare a scapito della necessaria unitarietà del sistema di istruzione pubblica”. Il ministro Profumo viene sollecitato dal sindacato cislino ad uscire allo scoperto e a contrastare un malinteso federalismo.

La Flc-Cgil è ancora più dura e parla esplicitamente di incostituzionalità della legge regionale: “L’art.8 della legge è incostituzionale e illegittimo! L’incostituzionalità è data sia dall’art 117, comma 2 lettera m) che determina le competenze dello Stato, in via esclusiva, per la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e lettera n), che stabilisce la competenza, sempre esclusiva dello Stato, per quanto riguarda le norme generali sull’istruzione. Più in generale l’incostituzionalità è data poi dall’art. 33 che stabilisce che sia “la Repubblica a dettare le norme generali sull’istruzione”.

L’illegittimità invece deriva dal testo unico 297/1994, art. 399, che norma l’intero sistema di reclutamento del personale docente della scuola attraverso un sistema misto di concorso e graduatorie permanenti”.

E anche il sindacato di Pantaleo chiede l’intervento di Profumo che dovrà chiarire bene e presto un problema che rischia di diventare una mina vagante per lui e per il governo Monti.

Ad essere soddisfatto invece è il nuovo presidente dell’Agesc Roberto Gontero, l’associazione genitori scuole cattoliche, che ha parlato di “un segnale molto positivo per tutto il mondo della scuola”.