Arretrati Tarsu? No, grazie

Dal 2008 le scuole non devono più pagare per il servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani: provvede direttamente il Ministero, come previsto dalla legge 31/2008 e concordato operativamente il 20 marzo 2008 dalla “Conferenza Stato-Città ed autonomie locali” con un accordo, controfirmato dai Ministri competenti, con cui vengono stabiliti i criteri e i parametri per la corresponsione, da parte del Ministero della pubblica istruzione, delle somme dovute ai singoli comuni e le modalità per definire le situazioni debitorie pregresse.

Il Ministero si farà carico delle situazioni debitorie pregresse secondo modalità concordate con l’ANCI. Lo ha precisato il capo dipartimento per i servizi del MPI, prof. Emanuele Barbieri, con apposita nota prot. 616 del 9 aprile 2008.

Il Ministero della pubblica istruzione si farà carico … dei debiti maturati dalle scuole nei confronti dei comuni, sino tutto il 2006. Successivamente, previo monitoraggio dell’attuazione dell’accordo, verranno stabilite, con l’ANCI, le modalità per affrontare le eventuali situazioni debitorie residuali fino 31.12.2007.”

A seguito dell’accordo, le scuole statali non sono più tenute a pagare, ai comuni, le bollette per il servizio di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, comprese quelle antecedenti al 2008. Si chiude così una vicenda che dura da oltre 7 anni e che ha dato luogo a numerosi casi di contenzioso, a iniziative di recupero forzoso e, comunque, a tensioni tra scuole e comuni.

Il MPI non precisa se ciò non pregiudicherà i livelli di finanziamento alle scuole.