Aprea sulla dispersione: in Lombardia la combattiamo così

Il dossier di Tuttoscuola sulla dispersione continua a suscitare l’attenzione dell’opinione pubblica (riceviamo molti messaggi) e di amministratori impegnati a fronteggiare il fenomeno sul territorio. Tra questi l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro della regione Lombardia Valentina Aprea.

Nel commento che ci ha inviato, e che abbiamo pubblicato integralmente, l’assessore peraltro ha tenuto a precisare che nella sua regione, che presenta uno dei tassi di dispersione più elevati, esistono tuttavia numerosi studenti che (come segnalato anche nel dossier) “hanno deciso di trasferirsi dai percorsi di Istruzione al sistema regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) che conta più di 60mila iscritti, tra percorsi triennali e di IV anno”, mentre altri si sono spostati dalle scuole statali alle scuole non statali.

In questo modo il dato complessivo della dispersione in Lombardia cambierebbe in maniera notevole. Per questo, sottolinea Aprea, “sul tema della realizzazione del sistema integrato di Anagrafi tra MIUR e Regioni la Lombardia continua a sollecitare in sede di Conferenza Stato-Regioni il MIUR ad attuare il Dl.vo 76/2005, anche alla luce della Legge 35/2012, per l’integrazione delle anagrafi regionali con quella nazionale. Solo infatti potendo contare sui dati di tutti gli studenti, dell’istruzione come quelli della IeFP e dell’apprendistato, si possono analizzare fino in fondo le situazioni ed intervenire con cognizione di causa”.

Comunque, conclude l’assessore, per essere davvero efficaci le azioni contro la dispersione devono puntare sulla integrazione delle risorse, come non è stato fatto con il Decreto legge 104/2013 (“L’istruzione riparte”), che ha “finanziato direttamente dal centro alcuni progetti scolastici, senza tenere conto delle progettualità regionali, né delle problematiche dei diversi territori. Sono gli errori di un’azione diretta dal centro che scavalca le competenze di programmazione regionale”.