Al via la sperimentazione della riforma per decreto

Colpo di scena in vista per la riforma della scuola. Il ministro Moratti si preparerebbe a emanare nei prossimi giorni dei decreti con i quali si autorizza la sperimentazione di nuovi ordinamenti nella scuola materna ed elementare già a partire dal prossimo settembre.
Tramontata ormai la possibilità di vedere approvato anche solo da un ramo del Parlamento il testo del disegno di legge delega prima della chiusura estiva, la Moratti passa al contrattacco premendo l’acceleratore sulla via della sperimentazione.
In base a quanto risulta a Tuttoscuola, sarebbero almeno due i decreti ministeriali, in fase di avanzata elaborazione, che regolamentano la sperimentazione di nuovi modelli organizzativi e di nuovi obiettivi dei percorsi di studio predisposti in questi mesi dal ministero dell’istruzione con la consulenza del prof. Bertagna. Fonti autorevoli del ministero affermano di “non poter confermare” questa indiscrezione. Ma neppure la smentiscono, condizionando tutte le prossime iniziative a un via libera della maggioranza.
I due decreti su scuola dell’infanzia e scuola elementare dovrebbero essere sottoposti d’urgenza al parere del Consiglio nazionale della pubblica istruzione (CNPI) per essere operativi in vista dell’anno scolastico 2002/2003. Una corsa contro il tempo.
Come cambierebbe (sperimentalmente) la scuola primaria già da settembre? I “nuovi” programmi Bertagna si ispirano ad alcuni degli aspetti più innovativi del disegno di legge governativo: anticipo dell’età di iscrizione (il limite per compiere i 3 o i 6 anni è stato fissato al 28 febbraio 2003), introduzione nella scuola elementare della figura del maestro “prevalente” (con funzioni anche di coordinatore e tutor), forte personalizzazione dei curricoli: l’orario individuale degli allievi dell’elementare potrà variare da un minimo di 891 ore annuali fino a 1300.