A caccia di commissari/2. Una battaglia vinta

L’eco della denuncia di Tuttoscuola fu tanto forte da indurre le principali forze politiche in Parlamento e lo stesso presidente del Consiglio Renzi ad occuparsene (http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=38322 ). È così nato il primo comma del citato articolo 2-quater che stabilisce che “i compensi per i componenti delle commissioni di esame del concorso di cui all’articolo 1, comma 114, della legge 13 luglio 2015, n. 107”, sono “incrementati di ulteriori 8 milioni di euro per l’anno 2016.

Otto milioni che si sono aggiunti allo stanziamento già previsto nel bilancio del Miur, costituito essenzialmente dalle entrate dei diritti di segreteria (comma 112 della legge 107/15) versati dai partecipanti al concorso (10 euro per ogni procedura concorsuale) e ammontanti a circa 2 milioni e 300 mila euro.

La legge appena approvata entra in vigore alla fine di maggio ma rimanda a uno specifico decreto interministeriale con cui verranno definite, entro 30 giorni, le nuove misure dei compensi (è opportuno che il Miur si affretti, se si vuole avere un effetto sulle domande dei commissari, essendo ormai completate le prove scritte). Non ci sono ancora le cifre, ma il numero di maggio di Tuttoscuola contiene una stima dei nuovi compensi previsti per i presidenti e per i commissari. Si tratta di un piccolo esercito di esaminatori poiché per formare le circa 1000 commissioni (783 commissioni principali e non meno di 200 sottocommissioni) servono circa 10.000 commissari: un presidente, due docenti e due membri aggregati (per lingua straniera e per informatica) per un totale di cinque membri effettivi, cui si aggiungono altrettanti membri supplenti.

Il numero di maggio di Tuttoscuola presenta inoltre, per quanto riguarda i dirigenti scolastici, le tabelle di confronto tra le responsabilità e le retribuzioni degli stessi DS e quelle dei dirigenti delle amministrazioni pubbliche e delle aziende private dei principali settori produttivi. Anche in questo caso la rivista mette in luce una palese iniquità a danno dei dirigenti scolastici, retribuiti la metà degli altri dirigenti pubblici e come i quadri aziendali. Speriamo che anche questa denuncia possa portare dei risultati.