L’opposizione coglie al balzo le proposte del ministro Fioroni per rivendicare il merito di essersi mossa per prima su questa strada. E chissà quali scenari potrebbero ora aprirsi su questi punti.
L’ex sottosegretario Valentina Aprea (Forza Italia) sostiene che “la previsione di una governance delle scuole superiori con CdA aperti ai privati è stata da noi già introdotta con la riforma Moratti“, e che quindi se il ministro Fioroni presenterà un disegno di legge che riprende questi indirizzi, “avrà sicuramente il sostegno di Forza Italia“.
Analoga la valutazione del senatore Giuseppe Valditara, responsabile scuola di AN, che dopo aver invitato il ministro ad “aprire subito un dialogo per arrivare in tempi brevi a una proposta concreta” sostiene, forse un po’ ottimisticamente, che “l’equiparazione delle scuole a Fondazioni consentirebbe di risolvere sia il problema storico della carenza dei fondi sia quello delle scuole private“, e che “la stessa operazione potrebbe essere estesa alle università“.
Per quanto riguarda l’istruzione tecnica l’on. Aprea dichiara di condividere “pienamente” le proposte di Fioroni sull’istituzione di un albo nazionale per le qualifiche professionali triennali e sui politecnici professionali: “le premesse per percorsi di istruzione e formazione professionale di valenza europea e le condizioni per far nascere Campus e poli tecnologici professionali fino alla formazione tecnica superiore e alla ricerca sono state poste dalla riforma Moratti“. Ma su questo terreno l’ex sottosegretario appare poco convincente, vista la scelta fatta con il decreto legislativo 226/2005 di licealizzare l’intera istruzione tecnica.