Valutazione, una petizione per non tornare ai voti. Aderiscono pedagogisti, attori e insegnanti: ‘Aprire un confronto con il mondo dell’istruzione’

“Stop al colpo di mano sulla valutazione”. È questo il titolo dell’appello lanciato dal pedagogista e autore Daniele Novara e dal maestro Alex Corlazzoli. La richiesta, diretta al ministero dell’Istruzione e del Merito, è di “aprire un serio confronto sui metodi valutativi in modo da portare anche la scuola italiana nel 2024 e non farle fare salti nel passato“. Tante le adesioni all’appello, da Damiano Tommasi a Silvia Vegetti Finzi, da Alberto Pellai ad Alex Zanotelli passando dal mondo del cinema e della cultura con Carlotta Natoli, Moni Ovadia, Pierfrancesco Favino, Luca Zingaretti e Stefano Accorsi. L’appello è indirizzato al Governo e al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e chiede di “fermare questo colpo di mano affinché il ministero apra un proficuo confronto con il mondo dell’Istruzione al fine di innescare un percorso condiviso e partecipato che nel tempo possa arrivare a una soluzione che pone al centro gli alunni e la narrazione del loro apprendimento”.

L’appello arriva in seguito all’emendamento al Disegno di Legge sul voto di comportamento nella scuola secondaria che introduce una modifica importante al modello di valutazione in vigore oggi nella scuola primaria dopo la “riforma” del 2020. L’emendamento è presentato dal Governo e, a meno di imprevisti dell’ultima ora, verrà sicuramente accolto. Ecco cosa prevede la disposizione: “A decorrere dall’anno scolastico 2024/2025, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti, ivi compreso l’insegnamento di educazione civica, delle alunne e degli alunni delle classi della scuola primaria è espressa con giudizi sintetici correlati alla descrizione dei livelli di apprendimento raggiunti. Le modalità della valutazione di cui al primo e al secondo periodo sono definite con ordinanza del Ministro dell’istruzione e del merito.”  Contemporaneamente viene abrogato il comma 2 bis dell’articolo 1 del Decreto Legge 22/2020 che così recita: “La valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle indicazioni nazionali per il curricolo è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’istruzione”.  Tuttoscuola ne ha parlato qui.

La scuola deve andare avanti e non indietro, gli alunni hanno bisogno di una scuola al passo con i tempi – afferma Daniele Novara -. È strano ed eccentrico tornare indietro senza nemmeno una verifica rigorosa e scientifica dei 4 anni nei quali si è adottata, nella scuola primaria, una valutazione senza voti basata su un approccio non giudicante ma narrativo, capace di condensare gli apprendimenti in avanzamento degli alunni. Come specialista ritengo che i voti numerici vadano aboliti ovunque, e non ripristinati dove erano stati giustamente tolti – conclude il promotore dell’appello -, auspico un ripensamento da parte del ministero”.

Siamo di fronte all’ennesimo cambiamento dettato dal Governo di turno, fatto senza porsi in ascolto di chi ogni giorno sta tra i banchi di scuola – commenta Alex Corlazzoli –. In questi anni abbiamo assistito a una girandola di decisioni che ha prodotto solo confusione tra insegnanti, genitori e alunni. Certamente quello su cui dirigenti e insegnanti hanno lavorato negli ultimi quattro anni non è ancora l’auspicabile giudizio descrittivo, ma non ha alcun senso fare un passo indietro. Piuttosto avviamo, per la prima volta in questo Paese, una riflessione che coinvolga tutti gli attori della Scuola, bambini compresi. Sono certo che i primi a dover essere ascoltati siano gli studenti – conclude il maestro -. La storia della Scuola italiana è ricca di testimonianze, da Alberto Manzi, a Mario Lodi, a don Lorenzo Milani. A loro dobbiamo volgere il nostro sguardo”.

Qui per leggere l’appello completo con tutte le firme: https://www.change.org/NoVotiNumericieGiudiziSintetici

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