Collaboratori scolastici: l’invasione di campo del Parlamento

Il Parlamento è sovrano nella determinazione delle leggi, ma non sempre rispetta ruoli e competenze delle parti sociali. La legge Finanziaria 2003 lo testimonia, ai danni della scuola.
Ci riferiamo alle modifiche di funzioni dei collaboratori scolastici, introdotte dall’art. 35, comma 3 secondo cui “Rientrano tra le funzioni dei collaboratori scolastici l’accoglienza e la sorveglianza degli alunni e l’ordinaria vigilanza e assistenza agli alunni durante la consumazione del pasto nelle mense scolastiche”.
Nel merito si può anche convenire, ma nel metodo, in base a quel che dicono i sindacati di categoria, proprio no, perché si tratta di materia contrattuale, rimessa esclusivamente alle decisioni delle parti che contrattano.
Il Parlamento si è sostituito dunque alla contrattazione tra Aran e rappresentanti dei lavoratori.
A dire il vero non è la prima volta che capita, ma sembrava che le invasioni di campo fossero finite, tant’è che in occasione della legge 53/2000 sui congedi parentali (materia per eccellenza rimessa alla contrattazione) il Parlamento, dopo varie modifiche sulle assenze per maternità e paternità, aveva previsto nell’occasione una norma di salvaguardia che comunque faceva salve le condizioni di miglior favore decise dai contratti nazionali: affermazione della sovranità del Parlamento e rispetto della contrattazione. Questa volta no.