Preoccupazione dei maestri cattolici per il futuro dell’Enam

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (Aimc), a conclusione del Seminario “Solidarietà e professione”, che si è svolto sabato 23 ottobre a Roma, ha diffuso una nota in cui “rinnova il proprio sostegno ai Comitati provinciali, struttura portante e operativa dell’Enam. La loro soppressione, senza alcuna preventiva adeguata informazione e possibilità di coinvolgimento, snatura quella componente fondamentale di democraticità dell’Ente, quale organismo di rappresentatività della categoria magistrale”.

Con il trasferimento – spiegano i maestri cattolici – delle funzioni all’Inpdap, emergono ora seri interrogativi: come sarà gestito quel patrimonio costituitosi nel corso degli anni con la contribuzione obbligatoria dei maestri? Come sarà regolamentato l’accesso alle prestazioni assistenziali? Saranno mantenute forme di rappresentatività della categoria?

L’Aimc, nel registrare sull’argomento “inspiegabilmente un silenzio assordante”, “chiede al mondo politico, sindacale e sociale forte attenzione e impegno concreto a garanzia dei diritti dei maestri assistiti dall’ormai ex Enam”.