L’innovazione tecnologica al servizio della dislessia

La piattaforma Dislessia 2.0, lanciata in occasione del World Dyslexia Awareness Day del 5 ottobre 2017, è  il primo progetto digitale nel nostro paese che valorizza l’innovazione tecnologica per affrontare il grande tema della dislessia.

Al progetto, nato da un’idea di Fondazione TIM, hanno collaborato l’Istituto Superiore di Sanità, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, l’Associazione Italiana Dislessia, in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR).

Tramite un portale unico si accede a tutte le risorse disponibili per le famiglie, i docenti, gli studenti e i pediatri.

In particolare, sul fronte dello screening, SmartApp offrirà alle famiglie e ai pediatri uno screening ultra-precoce da effettuare sui bambini dai 6 ai 36 mesi,  per individuare elementi di rischio per disturbi della comunicazione, sulla base di protocolli standard e sperimentali innovativi.
Sempre parlando di screening, c’è anche Dislessia Online, lo strumento rivolto ai bambini in età scolare, ma anche a ragazzi e adulti che potranno effettuare un test per la dislessia basato sul protocollo di valutazione a distanza elaborato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. E’ anche previsto un eventuale percorso di recupero online per le difficoltà di lettura ed una sessione finale per verificare il grado di apprendimento.

Fondamentale anche la mappa delle scuole amiche in Italia, tracciata con Dislessia Amica. Consultando questa mappa, le famiglie potranno individuare gli istituti scolastici che usano strumenti e metodologie didattiche inclusive, validate dopo un percorso formativo realizzato con l’Associazione Italia Dislessia, in cui sono state erogate on-line oltre 4.000.000 di ore di formazione. Le scuole italiane certificate sono oltre 5.000 plessi, circa il 50% degli istituti scolastici, per un totale di 123.000 docenti.