8.600 docenti in meno negli organici del prossimo anno

Circa 8.600 posti in meno a partire dal prossimo anno scolastico. Questa la nuova previsione delle dotazioni organiche messa a punto dal ministero dell’Istruzione nella circolare Ministeriale 7 marzo 2003 (n. 27), in materia di dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2003/2004. Un taglio di posti già previsto dalle precedenti Finanziarie e al centro di varie riunioni, nelle scorse settimane, tra responsabili ministeriali e sindacati.
Proprio per permettere agli uffici scolastici regionali di provvedere con “la massima sollecitudine alla definizione delle dotazioni organiche del personale docente” per il prossimo anno scolastico, il ministero ha anche trasmesso la bozza del decreto interministeriale, da assumere di concerto col Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla materia.
Le dotazioni organiche, precisa la circolare, vengono assegnate a livello regionale. Spetterà dunque ai direttori regionali procedere alla ripartizione di tali dotazioni di personale tra le province, “prendendo a riferimento gli attuali assetti delle istituzioni e delle platee scolastiche e sulla base dei criteri definiti dal decreto”. Il numero degli insegnanti in organico, sottolinea inoltre il ministero, è stato ridimensionato rispetto a quello degli organici di diritto dell’anno scolastico 2002/2003, “tenendo innanzitutto in considerazione l’effettiva situazione degli alunni risultante dall’organico di fatto, la previsione dell’andamento della popolazione scolastica per l’anno prossimo, nonchè dei flussi di scolarità riferiti agli ultimi anni”. La circolare precisa quindi i criteri utilizzati ai fini del ridimensionamento degli organici: per la scuola elementare si e’ ridotta la quota di organico funzionale in dotazione, non utilizzata per altre esigenze (formazione delle classi, costituzione di posti per il sostegno, costituzione di posti per l’insegnamento della lingua straniera); per l’istruzione secondaria, tra l’altro, si è ricondotta a 18 ore la quantità oraria delle cattedre attualmente costituite con un orario di insegnamento inferiore.
Per la scuola materna, invece, “al fine di corrispondere alle esigenze delle famiglie e di ridurre il fenomeno delle liste di attesa, e’ stato confermato, in ciascun ambito regionale, il numero di posti istituiti per l’anno scolastico 2002/2003”.
Quanto ai posti di sostegno, l’organico di diritto è stato rideterminato sulla base del rapporto di 1 posto ogni 138 alunni. Le consistenze delle dotazioni organiche regionali per l’anno scolastico 2003/2004, dunque – si legge nell’articolo 1 della bozza di decreto – sono definite “in base alla previsione dell’entità della popolazione scolastica e, con riguardo alle esigenze degli alunni portatori di handicap, tengono conto del grado di densità demografica delle varie province, della distribuzione della popolazione tra i Comuni, delle caratteristiche geo-morfologiche dei territori interessati, delle condizioni socio-economiche e di disagio sociale delle diverse realtà”.
Il decreto (articolo 3) fa anche riferimento all’ insegnamento della lingua straniera nell’istruzione primaria, sottolineando che esso “è assicurato, prioritariamente, nell’ambito delle dotazioni organiche, nelle classi del secondo ciclo della scuola elementare”. I dirigenti scolastici, quindi, “utilizzano i docenti specializzati in servizio nella scuola e, in via subordinata, possono essere attivati ulteriori posti da finalizzare alla diffusione di tale insegnamento in ragione di sei o sette classi per ciascun insegnante elementare specialista”. Una apposita struttura istituita presso l’Amministrazione centrale assicurerà inoltre la “verifica costante dell’andamento delle operazioni anche sotto il profilo dell’incidenza sulla spesa e un’analoga struttura e’ costituita presso ciascuno degli Uffici scolastici regionali”.