24 ore: emendamento soppressivo Pd-Pdl-Udc

Dopo le rassicurazioni del sottosegretario Rossi Doria (“il pericolo è scongiurato”), i tre partiti della ‘strana maggioranza’ – Pd, Pdl e Udc – stanno predisponendo, insieme ai colleghi dei rispettivi gruppi parlamentari, un emendamento per abrogare la norma che prevede l’aumento dell’orario, da 18 a 24 ore, delle lezioni frontali per gli insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado.

Lo hanno annunciato le deputate della Commissione Cultura della Camera Maria Coscia (Pd), Elena Centemero (Pdl) e Luisa Santolini (Udc): “In accordo con il governo e i colleghi della Commissione Bilancio stiamo cercando le necessarie coperture finanziarie. Ci auguriamo che su questo emendamento ci sia la convergenza anche dei colleghi dell’opposizione affinché possa diventare un atto unitario di tutta la Commissione”.

Quello della copertura finanziaria – 182,9 milioni di euro per il 2013 – è ora il vero problema, visto che è ormai chiaro che i risparmi non si faranno più sulle spalle degli insegnanti.
I sindacati di categoria hanno accolto la notizia dell’emendamento con cauto ottimismo mantenendo, per il momento, le mobilitazioni e gli scioperi proclamati.

E’ importante l’emendamento presentato da Pd, Pdl e Udc per cancellare l’aumento dell’orario di lavoro nella scuole secondarie” dichiara il segretario della Flc-Cgil Mimmo Pantaleo, ma – aggiunge – ”non basta! I 183 milioni previsti dalla spending review come tagli imposti alla scuola devono essere reperiti da altre voci di spesa pubblica a partire dalla riduzione delle spese militari”.

Il segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima “prende atto positivamente di un riscontro a quanto abbiamo chiesto, nei giorni scorsi, nella lettera inviata ai segretari dei partiti di maggioranza. Resta però la mobilitazione. Non solo perché attendiamo di verificare concretamente gli esiti del percorso parlamentare, ma anche perché lo sciopero del 24 novembre trova la sua ragione iniziale nel mancato avvio della trattativa sul pagamento degli scatti di anzianità”.

Per il segretario della Uil scuola, Massimo Di Menna, “è senz’altro positivo che tre partiti stiano lavorando a un emendamento per abrogare la norma che prevede l’aumento dell’orario degli insegnanti da 18 a 24 ore, ma sarebbe meglio se fosse il Governo a ritirare le misure contestate”.