Scuole cattoliche in crescita nel mondo, ma mancano docenti

Le scuole cattoliche sparse in tutto il mondo vivono un momento positivo: sono, infatti, aumentate di oltre seimila unità in tre anni. Un dato incoraggiante che tuttavia non spegne l’allarme sull’educazione scolare. Al pianeta scuola è stata dedicata una conferenza stampa in Vaticano alla quale ha preso parte il cardinale Zenon Grocholewschi, prefetto della Congregazione per l’Educazione cattolica, in occasione della presentazione del documento ‘Educare al dialogo interculturale nella scuola cattolica. Vivere insieme per una civiltà dell’amore’, a cura del dicastero stesso.

Dal 2008 al 2011, secondo i dati dell’Annuarium statisticum Ecclesiae, – ha rilevato il porporato – le scuole cattoliche sono aumentate di piu’ di 6.000 unità (6.273), per un totale di 209.670, mentre gli alunni sono aumentati di quasi tre milioni (2.950.383) per un totale di 57.612.936“. Nonostante i dati incoraggianti resta il problema dell’istruzione visto che, dati dell’Unicef 2013 alla mano, il cardinale rileva che “nel mondo i bambini che non vanno a scuola sono oltre 70 milioni, la maggior parte dei quali sono concentrati in 28 Stati instabili, i cosiddetti Cafs (Conflict Affected Fragile States). Al 75% degli studenti dei Paesi poveri può capitare di assistere alle lezioni per due o tre anni senza imparare a leggere e a scrivere“.

Secondo la Campagna Mondiale per l’Educazione (Cme), nel mondo mancano circa 1,7 milioni di insegnanti per raggiungere l’obiettivo di una educazione primaria qualificata. L’Unesco riferisce che in sette Paesi africani c’è un solo docente per 100 giovani di età scolare.