Palumbo (Miur): Il LES è il ‘liceo della contemporaneità’

Sono 297 gli istituti statali e paritari che hanno attivato l’opzione economico-sociale all’interno del liceo delle scienze umane o, come è avvenuto in alcuni casi, del liceo scientifico.

Ma più che di una opzione, che suona quasi come una seconda scelta, si dovrebbe parlare di una tipologia di liceo, il ‘liceo economico-sociale’, che affianca gli altri percorsi liceali con una sua autonoma caratterizzazione, quella di un liceo della contemporaneità”.

Carmela Palumbo, Direttore generale degli Ordinamenti scolastici dal gennaio 2011, intervistata da Tuttoscuola, scommette sul successo di questo nuovo percorso. “Perché risponde a un’esigenza emergente del nostro tempo: quella di comprendere meglio le dinamiche economiche e sociali che tanta importanza hanno nel mondo contemporaneo. E perché completa la gamma delle scelte liceali puntando sull’economia e sulle altre scienze sociali come elementi di identificazione di un percorso formativo autonomo, come avviene per la matematica e le scienze naturali nel liceo scientifico o per il latino e il greco nel liceo classico”.

C’è interesse e forte partecipazione alle iniziative rivolte ai LES. Negli scorsi mesi si sono svolti quattro seminari interregionali, si sono stanno costituendo reti regionali di coordinamento e supporto e tra poche settimane sarà attivo un portale interattivo dedicato che consentirà di scambiare e capitalizzare le esperienze.

La conversazione con il direttore Palumbo prosegue e si amplia.

Facciamo presente che se la tematica economico-sociale viene approfondita in questa tipologia di liceo, il LES, essa appare tuttavia importante in sé, per tutti gli studenti di scuola secondaria, tanto che in alcune sperimentazioni del passato largamente diffuse, come quella proposta dalla commissione Brocca, veniva inserita nella cosiddetta area comune. La riforma Gelmini ha invece escluso l’economia e il diritto dai piani di studio del biennio. Come affrontare questo problema?

La via maestra per tutti gli indirizzi di scuola secondaria, compresi quelli tecnici e professionali, è quella di dare uno spazio consistente alla tematica economico-sociale all’interno della disciplina ‘Cittadinanza e Costituzione’. Le scuole possono avvalersi della loro autonomia per consolidare questo spazio, tenendo conto anche della normativa vigente sull’obbligo decennale di istruzione, che considera l’area storico-sociale come uno dei quattro assi portante della formazione di base di tutti i cittadini”.