Moratti – sindacati: è tregua armata

L’esito dell’incontro del ministro Moratti con le organizzazioni sindacali della scuola registra un elemento politicamente significativo: non vi è stata rottura.

Il confronto sulle problematiche più calde continua su tavoli tecnici di confronto in vista di tavoli politici di concertazione, anche se il fronte sindacale conferma le riserve sul primo provvedimento di attuazione della riforma e non smobilita per niente la categoria chiamata a manifestare contro la politica governativa.

Dal punto di vista del ministro il confronto non è andato male, perché ha evitato (per il momento) la rottura con i rappresentanti del personale scolastico, ha riattivato le relazioni sindacali di confronto operativo, ha, in qualche misura, scalfito la compattezza del fronte sindacale (la Cgil-scuola, a differenza degli altri sindacati confederali e autonomi, non parteciperà ai tavoli tecnici, ma soltanto a quelli politici).

Secondo i sindacati il confronto è stato deludente ed elusivo anche per la “totale assenza di un progetto per la tutela del personale della scuola” (Snals) e l’inaccettabilità dell’intero decreto legislativo (Cgil-scuola) e l’inadeguatezza delle misure di sostegno (organici del personale e risorse finanziarie soprattutto). Per la Cisl-scuola l’incontro ha rappresentato soltanto un primo momento di confronto a cui dovranno seguire fatti concreti, perché tutti i problemi sollevati sono ancora tutti senza soluzione.

Tutti i sindacati hanno confermato la mobilitazione della categoria e le iniziative di protesta già avviate.

Una tregua armata, dunque, mentre le scuole sono in attesa di conoscere cosa dovranno fare per il prossimo anno.