Gelmini: ”Questa riforma della scuola è una risposta alla crisi internazionale”

Subito dopo la riunione del Consiglio dei Ministri, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini ha tenuto, al pari dei colleghi per i provvedimenti di propria competenza, una conferenza stampa in cui ha illustrato i provvedimenti – approvati o in corso di esame – di riforma della scuola.

In un articolo precedente, abbiamo riepilogato i provvedimenti esaminati oggi nel Consiglio. Ma che cosa ha detto di più il ministro nella conferenza stampa?

Sicuramente, ha raccordato almeno tre volte la riforma allo scenario di crisi internazionale, sottolineando come si metta mano alla scuola (oltre che all’università e alla ricerca), allorquando si intenda trovare una strada per fronteggiare l’attuale crisi. Ed è questo ciò che il governo sta tentando di fare. Il ministro è tornato su questa tema anche quando ha parlato della necessità di ridurre il divario tra mondo della scuola e mondo del lavoro: la scuola ha il duplice compito di fornire adeguate professionalità al sistema produttivo (e qui la Gelmini ha ricordato l’insufficiente numero di diplomati tecnici nel nostro paese) da un lato, e di non deludere le aspettative di chi frequenta la scuola oggi e può temere di non trovare un posto di lavoro.

Il secondo tema su cui ha insistito il ministro è stato che con questi provvedimenti c’è più scelta per le famiglie: scelta di iscrivere i bambini prima a scuola, scelta di decidere quale orario per la scuola dei figli (ma non tra maestro unico e modulo, che cessa di esistere).

Il terzo tema ha riguardato la ricerca del dialogo: il ministro ha spiegato che la riforma avrà un avvio più graduale rispetto a quanto inizialmente prospettato, proprio perché questa sia spiegata meglio e si possano accogliere i necessari suggerimenti.

Un capitolo a parte meritano le risposte date dalla Gelmini alle domande dei giornalisti al termine della conferenza stampa.

Il ministro è parso esitare quando le è stato chiesto come avverrà la scelta del quadro orario da parte dei genitori, da effettuarsi entro il prossimo 28 febbraio per le elementari, poi ha specificato che ci sarà un questionario o un modulo a disposizione delle famiglie all’atto dell’iscrizione. La scelta dell’orario avverrà per il 2009-2010 per i bambini delle prime, e con gli anni successivi si estenderà alle seconde, alle terze e così via. Ciò che invece viene eliminato da subito per tutte le classi è l’istituto della compresenza.

Il ministro poi ha risposto a due domande specifiche sul latino e sull’edilizia scolastica. Il latino, contrariamente a qualche notizia infondata diffusa sulla stampa, rimarrà al liceo scientifico (e ovviamente nel classico), mentre per l’edilizia scolastica, la Gelmini ha auspicato che tutti i soggetti coinvolti (governo centrale, Regioni e gli altri enti locali) facciano ognuno la propria parte.

Il ministro ha poi rivelato che sono già in tipografia delle guide che spiegano la riforma alla popolazione, e che la guida sarà presente anche sul sito internet del Ministero.

Infine, a un giornalista che le ha chiesto se era possibile far tornare una quota maggiore dei risparmi ricavati dalla scuola alla scuola stessa, il ministro ha risposto che si potranno chiedere più soldi al ministro Tremonti quando saranno stati fatti i risparmi, e già dal prossimo anno sarà possibile vedere se questi saranno stati ottenuti.