Calabria: la contraddizione che fa sperare

L’occupazione giovanile ha fatto registrare un calo annuo di circa 29 mila unità e le competenze matematiche e scientifiche dei 15enni italiani, come evidenziato nell’ultimo rapporto Ocse-Pisa, arrancano rispetto a tanti coetanei europei. Il Sud, come purtroppo avviene da tempo, più di altre aree del Paese, è colpito dalle due situazioni negative rilevate. E la Calabria in particolare.

Ma proprio dalla Calabria, da Rende nel cosentino, viene una notizia sorprendente che sembra contraddire quelle due situazioni critiche evidenziate o, quanto meno, apre una concreta prospettiva di sviluppo e di riscatto che fa ben sperare.

Come riferito da un servizio di “Avvenire”, dopo l’avvio quasi pionieristico di tre giovani calabresi appassionati di informatica, nel 2010 è nata la start up VpTech in sicurezza informatica che si fonde con Value Team prima di entrare nella galassia della multinazionale Ntt Data, uno dei principali player a livello mondiale in ambito IT services con sede a Tokyo.

Grazie probabilmente a quei ragazzi, i giapponesi hanno aperto una sede a Rende in Calabria, dove vengono elaborate le tecnologie sviluppate nella capitale giapponese.

Nella sede di Rende lavorano giovani professionisti che si occupano prevalentemente di innovazione tecnologica. In maggior parte sono ingegneri informatici, ma ci sono anche fisici e matematici, per un totale che sfiora le 200 unità.

Sono tutti calabresi, tranne alcuni che provengono dalla Sicilia e dalla Puglia.

La qualità professionale di quei giovani calabresi è il volano per la crescita occupazionale, al punto che si prevede per i prossimi due anni l’assunzione di altre 250 persone, anch’esse a tempo indeterminato.

Questa Silicon Valley in miniatura, scelta (a ragione veduta) dai giapponesi proprio in Calabria, rappresenta una sfida e una piacevole contraddizione, rispetto al cliché di un Mezzogiorno sempre in ritardo nello sviluppo e nella formazione.