Test di Medicina, verso l’addio. Entrata in vigore della riforma potrebbe arrivare per il 2025/26. Aprea: ‘Verso apertura che valorizza competenze e vocazione dei ragazzi’

Addio test di accesso alla facoltà di Medicina. E’ quanto prevede la riforma dell’accesso alla facoltà di Medicina. Secondo quanto riporta Ansa.it, verranno individuate le discipline in area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che devono essere superate per l’ammissione al secondo semestre. Nel caso di mancata ammissione verranno riconosciuti i crediti formativi utili per potere cambiare facoltà. Le nuove norme dovrebbero scattare nel 2025. Contrario l’Ordine dei Medici.

Trasparenza, equità, merito: è su questi principi che il governo ed il ministero dell’Università vogliono riformare l’accesso a Medicina, combinando le legittime aspirazioni degli studenti alle necessità del sistema sanitario. Sappiamo che nei prossimi anni potremo formare almeno 30mila futuri nuovi medici, ai quali dobbiamo garantire una preparazione di qualità, attenta soprattutto alle opportunità che le nuove tecnologie offrono in campo medico. Stiamo lavorando ad una riforma strutturata che superi il numero chiuso e punti all’eccellenza formativa e alla valorizzazione delle competenze. Siamo sulla buona strada“, ha commentato la ministra dell’Università, Anna Maria Bernini.

Contrario all’addio al test di Medicina l’Ordine dei Medici: “Siamo nettamente contrari, e questa non è assolutamente una norma di buon senso: eliminare il numero chiuso a Medicina significa che fra 10 anni, il tempo necessario per formare un medico, avremo una pletora di laureati che non avranno possibilità di trovare un posto di lavoro come medici. Produrremo solo dei disoccupati“, ha dichiarato presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli.

L’iter ora prevede che vengano discussi già in Commissione eventuali modifiche (emendamenti), prima che il relatore presenti il testo all’Aula per la discussione. L’entrata in vigore potrebbe arrivare per il 2025-2026. Per il 2024 restano quindi le date del 28 maggio e del 30 luglio per il test di Medicina. 

L’approvazione del testo base della delega al governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, in Odontoiatria e in Medicina Veterinaria, è sicuramente una buona notizia che ci consentirà di dare risposte convincenti e speriamo definitive ad almeno due ordini di problemi. Serve, come sappiamo in un tempo medio lungo, far fronte alla carenza di medici che la pandemia ha messo in evidenza come non mai, ed eliminare le pesanti ed inaccettabili liste di attesa negli ospedali. Insomma bisogna dare garanzie rispetto al Servizio Sanitario per tutti. Per raggiungere questi obiettivi, un passaggio obbligato diventa l’abolizione del numero chiuso alle facoltà di Medicina. Concordiamo con il ministro Bernini che trasparenza, equità e merito dovranno ispirare questa riforma, combinando le legittime aspirazioni degli studenti, molto spesso sacrificate con il numero chiuso, alle necessità del Sistema Sanitario, per arrivare a formare 30.000 medici in pochi anni attraverso un accesso libero e sostenibile“, ha commentato Valentina Aprea, Responsabile Nazionale Dipartimento Istruzione di Forza Italia, ospite a Tgcom24.

“Il testo di riforma all’esame della Commissione Istruzione del Senato che prevede la delega al Governo per l’attuazione della stessa riforma stabilisce che, a partire dal 2025, sarà possibile iscriversi al primo semestre dei corsi di laurea in Medicina, Odontoiatria e Medicina veterinaria senza la necessità di sostenere un test di ingresso – ha aggiunto la responsabile Scuola di Forza Italia -. Le discipline in area Biomedica, sanitaria, Farmaceutica e Veterinaria che saranno necessarie per l’ammissione al secondo semestre verranno specificate successivamente. In caso di mancata ammissione al secondo semestre, gli studenti potranno utilizzare i crediti formativi acquisiti per iscriversi a un diverso corso di laurea. L’ammissione al secondo semestre sarà subordinata al conseguimento di tutti i Cfu previsti per il primo semestre e alla collocazione in una posizione utile nella graduatoria di merito nazionale. Inoltre, sarà garantito il riconoscimento dei Cfu acquisiti nel primo semestre per chi non supera la selezione, permettendo il proseguimento degli studi in un altro corso di laurea come seconda scelta. Questo sistema sarà gestito in collaborazione con il ministero della Salute per supportare le aree di specializzazione con carenze di personale. Allo stesso tempo, si auspica un riordino dell’offerta formativa universitaria per garantire elevati standard di qualità”.

“E da quest’anno accademico si cambia – ha sottolineato Aprea -. Si andrà, come ha previsto il Ministro Bernini, verso una progressiva e sostenibile apertura dei corsi, che valorizzi le competenze e la vocazione di ciascun ragazzo, senza perdere di vista, però, il fabbisogno reale di nuovi medici. In questo senso, un primo passo per quest’anno accademico, è stato superare le selezioni tramite il Tolc, basato su una banca dati chiusa e un complicato sistema di equalizzazione del punteggio ottenuto dagli studenti. Una modalità che, nel frattempo, anche una sentenza del Tar ha valutato inefficace. La misura-ponte, in attesa della riforma vera e propria, prevede una banca dati aperta e pubblica. L’esame cartaceo con 60 domande, comprese quelle di cultura generale, rappresenterà una modalità di valutazione più completa per misurare le competenze dei candidati. Gli aspiranti medici potranno così anche prepararsi in autonomia. Naturalmente verranno salvaguardate le posizioni di quei ragazzi del quarto anno delle scuole secondarie che lo scorso anno hanno sostenuto le prove, così come previsto dai Tolc. I test di ammissione si svolgeranno come pianificato nei mesi di maggio e luglio 2024. Gli aspiranti studenti avranno l’opportunità di partecipare a entrambe le sessioni di esame“, ha concluso.

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