Aprea: no all’autonomia irresponsabile

Occorre valorizzare la comunità educante, ma non in un’ottica localistica, autoreferenziale: l’autonomia delle scuole non può essere irresponsabile: va ripristinata la responsabilità sociale verso la scuola“. Questo uno dei passaggi più importanti dell’intervento pronunciato da Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura della Camera, nel corso di un convegno promosso dall’Aninsei (Associazione Nazionale degli Istituti Non Statali di Educazione e Istruzione) in occasione della sua 62a assemblea nazionale.

Sulla questione degli albi regionali, Aprea si è detta favorevole alla loro costituzione, senza limitazioni all’accesso. Ma la permanenza nella regione dove il docente ottiene l’incarico dovrebbe essere di almeno 5 anni, e di almeno 3 la permanenza nella stessa scuola. Dalla quale dovrebbe dipendere la proroga dell’incarico.

Al convegno, dedicato al tema “Libertà di formazione dei docenti”, sono intervenuti anche Bruno Bordignon (Università salesiana di Roma), a cui giudizio solo un sistema di scuole libere (statali e non), garantendo i livelli essenziali delle prestazioni, potrebbe sviluppare l’imprenditorialità scolastica e la ricerca della qualità, e Emmanuele Missagli (Università di Modena e Reggio Emilia), in rappresentanza di Michele Tiraboschi, che ha illustrato un’ipotesi di percorso abilitativo (corrispondente al “tirocinio formativo attivo” nella bozza di regolamento sulla formazione iniziale) che potrebbe svolgersi nelle scuole private dando attuazione, mediante apposite convenzioni di queste ultime con le università, a una norma della legge n. 133/2008 che integra un articolo della legge Biagi sul lavoro.