Violenza a scuola: i due forni della ministra Valeria Fedeli

La scena in questi giorni se la sono presa tutta i bulli che in diverse scuole sono state ripresi mentre aggredivano loro insegnanti.

Non ha stupito, quindi, la decisione, forse attesa dall’opinione pubblica, della bocciatura di alcuni bulli violenti, come aveva chiesto la ministra Fedeli che immediatamente aveva richiesto alle scuole interessate l’applicazione severa, senza sconti, delle massime sanzioni previste dallo statuto degli studenti. 

Probabilmente la decisione della scuola sarebbe stata la stessa, ma indubbiamente l’intervento della Fedeli è servito per blindare la decisione e, soprattutto, per lanciare un messaggio forte al mondo della scuola: nessuna indulgenza per i bulli, solidarietà agli insegnanti.

Circa tre mesi fa, quando la scena era occupata da disgustosi episodi di molestie sessuali da parte di alcuni insegnanti, la Fedeli era scesa in campo, anche in quelle occasioni, chiedendo pene severissime verso i molestatori con possibile immediato licenziamento.

Alle dichiarazioni erano seguite decise pressioni sulla trattativa in corso per il rinnovo del contratto nazionale della scuola, strappando una disposizione contrattuale di immediata applicazione che prevede la destituzione del docente “per atti e comportamenti o molestie a carattere sessuale che riguardino gli studenti affidati alla vigilanza del personale,anche ove non sussista la gravità o la reiterazione”.

Sui bulli violenti Fedeli ha vinto il primo round, sperando che la lezione sia di esempio e monito per tutti, sperando che non vi siano appelli con ricorsi e impugnative.

Sui docenti molestatori la questione è molto più complessa e potrebbe trovare difficoltà applicative, stante la consolidata resistenza messa in atto, nelle circostanze, da esperti difensori di uffici legali, capaci di uscire vincenti spesso su vizi procedurali piuttosto che per vizi di merito.   

Di violenza a scuola e della fragilità dell’alleanza scuola-famiglia parleremo in un webinar gratuito il prossimo 3 maggio, alle 17. Titolo della diretta: “Violenze scolastiche, crisi di un’alleanza educativa”. 

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