Verso lo sciopero/2. Tornano Cobas e girotondini

Convergenza sullo sciopero anche da parte dei COBAS, però con forte accentuazione della sua valenza politica. “Ma la volontà unitaria – precisano in un loro comunicato – non può prescindere dalla pari dignità tra coloro che hanno più di altri la responsabilità di realizzarla: e richiede che tra confederali e Cobas ci si sieda ad un tavolo per verificare se esiste, come noi crediamo, la possibilità di un corteo unitario che coinvolga pienamente, attribuendo ad essi il ruolo che meritano, anche i Coordinamenti e i Comitati che si sono mobilitati contro la “riforma”, per la difesa del Tempo pieno e dell’istruzione pubblica, esprimendo l’”arcobaleno” di posizioni del “popolo della scuola pubblica” che ci fa sperare in una secca sconfitta della Moratti e del governo” (www.cobas-scuola.org).
Dunque, fuori lo SNALS e dentro i COBAS, insieme a Coordinamenti e Comitati vari?La prospettiva non sembra destinata a tranquillizzare le componenti moderate dello schieramento politico e sindacale che si oppone al governo, dall’ala riformista dei DS alla parte della Margherita che guarda a Rutelli-Marini. E fino a che punto la CISL scuola potrà reggere lo spostamento del baricentro politico dell’alleanza triconfederale verso l’ala più dura e movimentista della CGIL? Per ora c’è da preparare lo sciopero unitario, ma i giochi sembrano destinati a riaprirsi dopo le idi di novembre.