Verso lo sciopero/1. Gilda aderisce, lo SNALS tace

Come si atteggiano i diversi sindacati della scuola in vista dello sciopero del prossimo 15 novembre? Il fronte sindacale si va da qualche tempo riassestando. Per il momento l’avvicendamento verificatosi al vertice della CISL scuola (Scrima al posto di Colturani) non ha prodotto visibili cambiamenti di linea. Non altrettanto si può dire dello SNALS, a lungo schierato a fianco di CGIL-CISL-UIL (tanto che qualche commentatore non benevolo parlava di “quadrimurti” sindacale), che sembra invece volersi sganciare da un’alleanza che non lo ha favorito, come dimostrato dall’esito delle elezioni per le RSU.
L’aumentata politicizzazione dello scontro con il governo e il ministro Moratti ha messo in imbarazzo un sindacato con una base tradizionalmente moderata e diffidente verso i giochi politici. Sui vari tavoli nei quali sono in corso negoziati e contatti con la controparte lo SNALS ha mostrato da qualche tempo maggiore disponibilità al confronto e al dialogo, e maggiore cautela nel ricorso all’arma dello sciopero. Su quello del 15 novembre per ora lo SNALS tace.
Un certo avvicinamento ai sindacati confederali si nota invece nella posizione assunta dalla Gilda degli insegnanti, che ha deciso di proclamare lo sciopero per il 15 novembre 2004 – lo stesso giorno scelto da CGIL-CISL-UIL – con motivazioni abbastanza simili a quelle dei confederali. Ma assunte autonomamente, senza accordi preventivi (www.gildains.it).