Verso la nuova maturità: si parte solo dal 2006

E’ da escludere che l’anno prossimo (2005) l’esame di Stato conclusivo degli studi secondari possa svolgersi con le nuove regole previste dalla riforma Moratti. La settima Commissione del Senato ha infatti ultimato l’esame dello schema di decreto legislativo attuativo dell’art. 3 della legge n. 53 (“Valutazione degli apprendimenti e della qualità del sistema educativo di istruzione e formazione“), ma i tempi tecnici non ci sono più.
La Commissione ha formalizzato il 3 agosto un parere favorevole con osservazioni e raccomandazioni che vanno a sommarsi a quelle espresse dalla conferenza Unificata nella riunione del 17 giugno scorso. In particolare nel parere viene sottolineata la necessità di accentuare l’autonomia dell’INVALSI e di uniformare la rilevazione dei dati sia nelle scuole statali sia in quelle non statali.
Ancora qualche mese ed anche l’iter di questo decreto sarà perfezionato con la seconda delibera del Consiglio dei Ministri.
Poi occorrerà provvedere alla normativa secondaria di primo impianto del nuovo sistema, e l’INVALSI dovrà attrezzarsi per far fronte ai compiti che la legge gli assegna. Nella migliore delle ipotesi, la maturità (come ancora tutti la chiamano) cambierà nel 2006. Anche la legge 425 (riforma Berlinguer), approvata nel dicembre 1997, fu applicata nel giugno 1999, a tempo di record. Fare meglio sembra proprio impossibile.