Verso il governo/2. Totoministri, cresce l’incertezza

Lo spazio sui giornali è monopolizzato in questi giorni dal dibattito sull’elezione del nuovo presidente della Repubblica, e non c’è quasi traccia del lavoro che Romano Prodi sta alacremente portando avanti per definire la squadra di governo.
L’ultimo listino del totoministri, per quanto riguarda il MIUR, non si è ancora stabilizzato su un nome certo, anche se la candidatura di Rosy Bindi continua ad essere in pole position. La parlamentare della Margherita fa parte del gruppo di cinque esponenti di questa formazione politica candidati ad occupare poltrone ministeriali, compreso il presidente Rutelli, e sembra non avere concorrenti interni per l’incarico di ministro dell’istruzione (non dell’università e ricerca, per la cui guida ha preso forza la candidatura di Alberto Asor Rosa, sostenuto dai Comunisti italiani di Diliberto. Ma chissà se sarà confermato, dopo che in un’intervista al “Corriere della Sera” si è dichiarato “craxiano-rubertiano”…).
L’unica insidia all’approdo di Rosy Bindi in viale Trastevere potrebbe venire, a quanto si dice, da Clemente Mastella, nel caso che l’ambito (dal presidente dell’Udeur) ministero della Difesa fosse assegnato a Emma Bonino. Ma le fatiche dell’alchimista Prodi non sono ancora terminate, e potrebbero perfino risentire delle complicate operazioni trasversali che stanno accompagnando l’elezione del presidente della Repubblica.