Valutazione più severa nelle medie che nelle superiori. Per quest’anno

L’anno prossimo, quando il regolamento sulla valutazione potrà essere effettivamente applicato, le valutazioni degli studenti della secondaria di I e di II grado si assomiglieranno molto di più di oggi, visto che il maggior rigore si estenderà a tutti, come Tuttoscuola ha evidenziato nella Guida on line sulla valutazione degli alunni (scaricabile gratuitamente da questo link).

Oggi, invece, è la scuola di I grado (ex-scuola media) a fare i conti con la maggior severità introdotta dalla riforma Gelmini con la legge 169/2008.

Premesso che la valutazione ora si esprime per tutti gli ordini di scuola con il voto in decimi e che anche il comportamento segue la stessa sorte (art. 2 della legge 169/2008) in modo uguale per gli studenti del I e del II grado, dove sta la differenza, in termini di maggior rigore?

Per l’ammissione alla classe successiva occorre conseguire la sufficienza in ogni disciplina, ma, mentre per gli studenti delle superiori, in caso negativo, si rinvia lo scrutinio finale di un paio di mesi per dar modo al ragazzo di recuperare le carenze formative prima dell’inizio del nuovo anno scolastico, nella scuola media non c’è alcuno sconto: le sufficienze vanno conseguite a giugno, pena la non ammissione (a meno che il consiglio di classe non decida il salvataggio).

Per l’ammissione all’esame, per quest’anno, vengono trattati meglio gli studenti delle superiori. Per loro, infatti, basta avere la media del sei per essere ammessi, voto di condotta incluso: una condizione tutto sommato accettabile.

Per gli studenti della secondaria di I grado, invece, occorre avere la sufficienza in ogni disciplina, e il  voto di condotta non aiuta per niente. Una severità che l’anno prossimo sarà estesa anche alle superiori, ma, che, per il momento, colpisce i più giovani.