“Valutare per punire o per premiare?” (AIMC, 21/1)

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici (AIMC) presenta sabato 21 gennaio il report finale dell’indagine “Valutazione dell’insegnamento e qualità della scuola”, realizzata su tutto il territorio nazionale con il coinvolgimento di oltre 2000 docenti e dirigenti di ogni ordine di scuola.
Gli esiti saranno presentati nell’ambito del Seminario nazionale “Valutazione dell’insegnamento”, che si svolgerà presso il Centro nazionale AIMC a Roma.
Molti gli elementi significativi emersi: particolarmente apprezzato da parte di coloro che hanno compilato il questionario (2101) è stato il tentativo di fare chiarezza sulla questione valutazione non sempre percepita come opportunità per il miglioramento dell’insegnamento.
Il report è articolato in quattro sezioni: Valutare perché?  Valutare che cosa? Chi valuta? Valutare come?.
La maggioranza (1469) indica come via privilegiata l’interazione tra l’autovalutazione interna e quella esterna. La via da percorrere, per assicurare attendibilità e significatività alla valutazione, passa attraverso le griglie di autoanalisi dell’attività didattica (646) e il sistema di autovalutazione di scuola (634).
La via da percorrere, per assicurare attendibilità e significatività alla valutazione, passa insomma attraverso la domanda: quale il senso del valutare come ‘dare valore’?