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Tra tecnologia e futuro: ecco perché valorizzare il CLIL

Ormai tutti – o quasi – avremmo quantomeno sentito parlare della metodologia CLILuna delle innovazioni della Riforma della scuola secondaria di secondo grado entrata a far parte degli ordinamenti scolastici (DPR 88/89 del 2010) anche grazie alla Legge della “Buona Scuola”.  Si tratta di una delle priorità del nuovo Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti per il trienno 2016-19, considerata “il nuovo contesto plurilingue in cui la scuola oggi si trova ad operare, costituito dal confronto con altre lingue e culture nonché da scambi e relazioni con altri paesi europei ed extraeuropei, è necessario ampliare la prospettiva e sviluppare la competenza plurilingue e interculturale di tutto il personale della scuola”. E noi non potevamo far altro che dedicare a questa metodologia una rubrica su Tuttoscuola.com. 

CLIL e tecnologie – Ma andiamo con ordine. Nelle più recenti Raccomandazioni europee, la metodologia CLIL è associata spesso all’uso delle “learning technologies, quelle tecnologie multimediali e multimodali che possono rappresentare un valore aggiunto per lo sviluppo di competenze linguistiche, disciplinari, metodologiche, trasversali. Il connubio tra CLIL e tecnologie, ampiamente supportato dalla recente ricerca scientifica nazionale e internazionale, emerge chiaramente anche nel Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti, tant’è che tra le linee strategiche vengono menzionati “percorsi formativi basati sulla pratica di abilità audio-orali e lo scambio culturale, anche attivando contatti con classi a distanza con scuole, docenti e classi di altri Paesi”; “percorsi che combinino diverse modalità formative (es. lingua e cultura, tecniche innovative, misurazione e valutazione delle competenze linguistiche, corsi in presenza, online, stage all’estero, ecc.)”. Senza contare che tra i contenuti chiave si fa riferimento alle “competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento”. E’ evidente come anche gli orientamenti dei policy makers muovano verso una valorizzazione e un potenziamento della metodologia CLIL sfruttando i benefici che le tecnologie e gli ambienti di apprendimento innovativi possono offrire.

Un po’ di materiali – Ne abbiamo parlato anche sul numero di ottobre di Tuttoscuola, dove abbiamo descritto il progetto di formazione gratuito “Techno-CLIL” coordinato da Letizia Cinganotto e Daniela Cuccurullo nell’ambito della community “EVO”, Electronic Village Online, che verrà riproposto nel mese di gennaio 2017. In questa sezione “CLIL Corner”  cercheremo di valorizzare i materiali CLIL prodotti dalle scuole, in modo che possano offrire spunti di riflessione e occasioni di confronto a tutta la comunità di insegnanti, formatori e ricercatori interessati al “mondo” CLIL.

Vuoi condividere il tuo lavoro? Scrivi a: redazione@tuttoscuola.com

CLIL Corner – Qui trovate intanto i materiali delle scuole di cui potrete leggere nell’articolo “Lingue straniere, CLIL e tecnologie innovative: priorità per la formazione 2016-2019contenuto nel numero di dicembre.

– Rete di scuole “Senza Confini – EPIC@”, scuola capofila: IC A. Spinelli di Scandicci (Referente: prof.ssa Bianca Camiciottoli). Moduli CLIL per la scuola secondaria di primo grado in varie disciplineIl sito dedicato al progetto, da cui è possibile scaricare tutti i materiali prodotti dalle varie scuole della rete, è disponibile al seguente link: https://epic2016.wordpress.com

Rete “Active CLIL Readers”, scuola capofila: Convitto Cirillo, Bari (Referente: prof.ssa Anna Papapicco). Si tratta di un progetto di lettura estensiva per la scuola secondaria di secondo grado. Il sito della scuola ospita una sezione dedicata al progetto, che raccoglie le varie fasi e i materiali prodotti: http://www.convittocirillo.gov.it/index.php option=com_k2&view=item&id=659:progetto-active-clil-readers&Itemid=970

Letizia Cinganotto

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