Vaccini: raccolte 300 mila firme per la difesa dei bambini immunodepressi

Nel giro di pochi giorni i genitori dei bambini immunodepressi, forse allarmati dalle iniziative legislative sugli obblighi vaccinali e dalle ipotesi di classi speciali per i loro figli, sono passati all’azione, raccogliendo 300 mila firme per sostenere con forza l’obbligo vaccinale per tutti senza sconti o rinvii per nessuno.

Una specie di sostegno all’obbligo vaccinale senza se e senza mache hanno tradotto in questa raccolta di firme, depositate a Montecitorio, mentre in Commissione era in corso la discussione sul decreto ‘milleproroghe’ in cui si trattava, tra l’altro, anche la questione vaccini.

Il loro non è certamente un gesto politico, ma un atto di amore in difesa dei figli malati, provocato un mese fa dalla ministra della salute, Giulia Grillo, quando aveva dato il via a questa ipotesi separatista, scrivendo su facebook «Insieme al ministro dell’Istruzione garantiremo a tutti i bambini immunodepressi, quelli che non possono scegliere se vaccinarsi o meno, l’adeguata collocazione in classi in cui è assicurata la copertura vaccinale. In questo modo dando la priorità a chi non può scegliere rispetto a chi può scegliere di vaccinarsi e decide comunque di non farlo». 

La ministra non aveva però considerato che i bambini non vivono soltanto nel chiuso della classe, ma giocano insieme a tutti gli altri, vanno a mensa, nei bagni, nei corridoi, nei cortili: non vivono separati dal mondo.

Stupisce che taluni esponenti politici e del mondo scolastico abbiano pensato che la difesa dei bambini immunodepressi possa avvenire, penalizzando con le classi ghetto chi deve essere difeso, anziché pretendere da tutti gli altri un’azione responsabile.

Quanta superficialità e ignoranza, quanta ipocrisia in chi, caldeggiando questa ipotesi di classi ghetto, ha ritenuto che con un po’ di buona volontà organizzativa da parte delle scuole la separazione degli alunni si possa fare!

Perché, invece, non si è pensato di rovesciare le posizioni – parliamo ovviamente per assurdo – pensando di isolare in classi separate i potenziali ‘untori’, liberi, secondo la Grillo, di non vaccinarsi?