Vaccini, l’allarme dei DS: ‘Rischio classi ghetto e certificati falsi’
«Per garantire ai bambini il mantenimento delle relazioni tra loro e con il gruppo classe le sezioni formate al primo anno proseguono negli anni successivi. L’emendamento non tiene conto di questo fondamentale principio e, per assicurare la distribuzione dei non vaccinati, apre alla possibilità che i bambini possano cambiare classe, causando evidenti effetti negativi sia sul piano educativo che quello formativo». Un altro problema, già segnalato da diversi genitori allarmati sui gruppi Facebook, nasce «con la condivisione e la gestione degli spazi comuni: mense, palestre e aree ludiche». A parlare è Mario Rusconi, presidente dell’Anp Lazio, dopo l’idea della ministra della Salute, Giulia Grillo, di inserire i bambini immunodepressi in classi protette: «Garantiremo l’adeguata collocazione in classi in cui è assicurata la protezione dei compagni in regola col calendario vaccinale – ha detto infatti la Grillo -. Diamo la priorità a chi non può scegliere rispetto a chi può farlo e non lo fa».
Vaccini: una gestione amministrativa confusa
Il malcontento dei dirigenti scolastici riguarderebbe inoltre la gestione amministrativa della faccenda vaccini. Nel giro di un mese, infatti, i presidi si sono visti modificare due volte le regole per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia e degli asili nido. Secondo quanto riportato anche dal Corriere,it, a inizio luglio c’era stata la circolare della ministra che rendeva sufficiente un’autocertificazione vaccinale in sostituzione della documentazione ufficiale dell’Asl per l’iscrizione all’anno scolastico 2018/2019. E poi venerdì scorso l’approvazione dell’emendamento al decreto milleproroghe, che rinvia di un anno l’obbligo vaccinale per l’iscrizione alle scuole dell’infanzia e degli asili nido. L’approvazione del decreto Milleproroghe da parte della Camera non potrà comunque avvenire in tempo prima della chiusura dei lavori parlamentari e di conseguenza non potrà nemmeno entrare in vigore in tempo utile l’emendamento inserito dal Senato che prevede lo slittamento di un anno dell’obbligo vaccinale come requisito per frequentare la scuola e i servizi educativi per l’infanzia.
Vaccini: il rischio delle certificazioni false
Intanto però la macchina scolastica è andata avanti: e visto che, senza il varo del Milleproroghe, resterà in vigore la circolare della ministra sulle autocertificazioni, per l’ennesima volta, dichiara ancora Rusconi, sui dirigenti scolastici vengono scaricate responsabilità non previste. Come controllare le autocertificazioni, visto che in molte regioni, come il Lazio, l’anagrafe vaccinale è entrata in vigore solo formalmente e non praticamente. E non è sempre facile, considerate le strategie che le famiglie no vax mettono in atto per evitare di mettersi in regola con la legge, come i certificati delle Asl «modificati». Ieri una mamma se ne vantava in Rete, ma il suo post è stato segnalato dal gruppo «No alle pseudoscienze» e salvato nell’archivio, per essere presentato anche alle autorità giudiziarie. Scriveva la donna su Facebook rispondendo a un’altra mamma: «Ti è rimasto un foglio dell’ASL con su scritte le vaccinazioni che devi fare? Ecco, io ho fatto così: l’ho preso, scannerizzato, cambiato data, fotocopiato e portato alla materna. Fine». Ha poi aggiunto: «È un anno che li prendo per il c…».
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