Università, tentativi di dialogo del Pd

La Crui, con un comunicato di giovedì 8 luglio, ha espresso “le più vive preoccupazioni per le condizioni e le prospettive del sistema universitario italiano, ancora privo di indicazioni circa l’indispensabile recupero dei tagli finanziari previsti per il 2011; pesantemente penalizzato per i sacrifici richiesti dalla manovra finanziaria in corso al proprio personale docente e tecnico-amministrativo“.

Per la Conferenza dei Rettori, infatti, “si prospetta un inaccettabile trattamento discriminatorio che colpirà in modo particolare i più giovani tra i ricercatori e i professori; ancora in attesa che il ddl di riforma dell’università venga messa in calendario in aula al Senato, nonostante la VII commissione abbia concluso i suoi lavori ormai da due mesi“.

Sussiste il rischio concreto, in una fase sempre più critica della politica italiana, che il provvedimento di riforma, nella versione già migliorata – avverte la Crui – e ancora migliorabile dal Parlamento, non venga approvato neppure in prima lettura entro la pausa estiva, vanificando in maniera probabilmente definitiva prospettive irripetibili di miglioramento e di sviluppo del sistema“.

A sostegno della posizione della Crui si è espresso il senatore del Pd Antonio Rusconi, capogruppo in Commissione Istruzione: “La Conferenza dei Rettori (Crui) constata amaramente quello che purtroppo affermavamo senza alcuna polemica, e cioè che a questo governo non importa nulla del sapere e della conoscenza. Tanto è vero che, fatti saldi i tagli delle risorse, del percorso del disegno di legge si sono perse le tracce, e delle promesse del recupero delle risorse non ci sono più notizie. Come Partito Democratico siamo disponibili, da subito, ad andare in Aula ad affrontare il ddl, ma senza il recupero delle risorse, almeno di 800 milioni di euro per pagare gli stipendi, riteniamo che siamo di fronte all’ennesima presa in giro“.