Università, la Gelmini lancia un appello per evitare blocco

Faccio un appello ai ricercatori a non interrompere la didattica. Il governo si attiverà per favorire la carriera dei giovani studiosi, ma non accettiamo che l’attività didattica sia interrotta“.

Lo ha detto il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

L’interruzione della didattica, ha detto il ministro, “va a scapito degli studenti che rischiano di perdere molti mesi per il loro studio. Mi appello ai ricercatori perché si sentano considerati e valorizzati dal governo. C’è la massima attenzione alle loro esigenze. Con le risorse che abbiamo a disposizione non aumenteremo la pianta organica – ha specificato la Gelmini – ma verrà riqualificato il ruolo dei ricercatori con la possibilità di farli passare al ruolo di professori. Ma ciò deve avvenire in un clima di reciproca responsabilità, non a danno degli studenti“.

il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha confermato questa disponibilità dell’esecutivo, chiarendo: “In un mese o due, si possono definire i presupposti della ridotazione finanziaria” che potranno confluire nel cosiddetto decreto di fine anno. “Per quella data – ha aggiunto – noi sapremo che dotazione finanziaria serve per la riforma“. Una riforma che “prevede un miglior utilizzo di risorse che non verranno più disperse“.

Inoltre, il ministro Gelmini ha annunciato che la quota premiale per gli atenei salirà da quest’anno dal 7% al 10% del Fondo di finanziamento ordinario dell’università.