‘Una via italiana per il Service Learning’: il documento pubblicato dal MIUR

Già tra le 12 idee dell’Avanguardie Educative, l’approccio pedagogico si presenta con un documento che riporta dati rilevati dalle scuole e alcune considerazioni degli esperti del settore.

E’ stato pubblicato lo scorso 8 agosto,  “Una via italiana per il Service Learning”, il documento curato dal Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione che presenta l’approccio pedagogico del Service Learning, i dati rilevati nelle scuole delle tre regioni campione (Lombardia, Calabria e Toscana) e alcune considerazioni degli esperti.

Il documento è il frutto di una sperimentazione che si è svolta in diverse scuole autonome grazie e sotto la guida di esperti universitari e di referenti dell’Amministrazione centrale e territoriale con l’intento di realizzare nuovo modo fare scuola; perché il Service Learning apre gli orizzonti al protagonismo degli studenti e ad una scuola “oltre l’aula.

La pubblicazione non si propone come ricettario per far fronte alla complessità della realtà in cui vivono le nuove generazioni, quanto un’occasione per  guardare avanti, senza tuttavia dimenticare le radici culturali da cui si parte. 

“Il Service Learning – dichiara Simone Consegnati, coordinatore della Scuola di Alta Formazione Educare all’Incontro e alla Solidarietà (LUMSA) e tra gli esperti che hanno monitorato i progetti nelle scuole – si è sviluppato in Italia soprattutto grazie al lavoro di riflessione e di diffusione di Italo Fiorin. Il Service Learning è una realtà in grado di rispondere alle grandi sfide della scuola italiana: più qualità della didattica, più inclusione, più cittadinanza e protagonismo degli studenti”. 

Un documento, quindi, in cui il MIUR riconosce il valore di un approccio pedagogico che mira allo sviluppo “sostenibile e solidale”.