Una sfida alla dispersione in Brianza

Secondo le elaborazioni di Tuttoscuola, nel 5° anno degli istituti statali di secondaria superiore delle province di Milano e Monza mancano attualmente all’appello 9.380 studenti dei 31.157 (30,1%) che erano iscritti al 1° anno nel 2009-10. Più di 6mila di quei dispersi (quasi 2/3) erano iscritti in istituti professionali (2.552) e in istituti tecnici (3.513).

Nel 3° anno mancano attualmente 5.727 studenti dei 32.415 (17,7%) che erano iscritti al 1° anno nel 2011-12. Anche in questo caso due terzi dei dispersi erano iscritti a istituti professionali (1.331) e istituti tecnici (2.450), e hanno abbandonato entro il biennio iniziale obbligatorio.

In Lombardia sono in atto diverse iniziative per prevenire e contrastare la dispersione o per recuperare i ‘dispersi’.

Tra queste ultime  il Corriere della Sera cita una felice iniziativa a Carate Brianza realizzata dalla Cooperativa In-Presa, che si avvale del lavoro di 50 dipendenti e di altrettanti volontari che seguono ragazzi e ragazze di 16 anni che hanno abbandonato la scuola.

Finora ne hanno seguiti 300 inseriti in 300 aziende del territorio. L’originalità e la riuscita della iniziativa consiste nel fatto che i ragazzi trascorrono un mese in classe (a studiare italiano, matematica, inglese e storia) e un mese in azienda (a toccare con mano la realtà del lavoro).

Così per tre anni. E, come riferisce il Corriere – i risultati si vedono, perché la maggioranza di quei giovani ha portato a termine il percorso triennale e due terzi di loro ha anche trovato lavoro a tempo indeterminato nei primi sei mesi.

Di loro l’amministratore di In-Presa, Davide Bartesaghi, ha detto: "Sono ragazzi difficili e il più delle volte abbandonati a se stessi. Noi li aiutiamo a non perdersi e a dare un senso alla loro vita. E lo facciamo seguendoli passo dopo passo in aula e più avanti anche sul posto di lavoro".

Un esempio da seguire e una sfida su cui riflettere.