Un po’ di riforma per settembre/2

Come svelato giovedì scorso dal notiziario di tuttoscuola.com , la procedura per attuare il progetto è già partita: il 27 giugno il Capo Dipartimento del Miur Pasquale Capo ha richiesto al Consiglio nazionale della pubblica istruzione il prescritto parere, che dovrebbe essere formalizzato il 24 luglio.
Poi il Miur emanerà il decreto ministeriale con il quale “a decorrere dall’anno scolastico 2003/2004 (…) sarà assicurata l’alfabetizzazione informatica e l’alfabetizzazione nella lingua inglese secondo quanto delineato dalle Indicazioni Nazionali“.
Non è chiaro se le scuole saranno obbligate o meno a partecipare al progetto. Ma poiché siamo fuori dal quadro della sperimentazione, sembrerebbe difficile ipotizzare una partecipazione volontaria per la generalizzazione di inglese e informatica da parte delle scuole alla luce anche di quanto indicato al punto 3) dell’articolo 1 della bozza di decreto all’esame del CNPI: “i piani di studio predetti vengono attivati dalle istituzioni scolastiche nell’ambito della autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, da esercitare tenendo conto delle attese delle famiglie nel contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali, fermi restando gli attuali assetti strutturali, gli orari di funzionamento e le risorse professionali in dotazione“.
Ma anche questo piano alternativo in versione “tascabile” ha incontrato un primo ostacolo. Questa volta non è il ministro dell’Economia a mettere la zeppa, né l’Udc a fare la pulci (come nel caso del tutor), ma è Alleanza nazionale che intende mettere i puntini sulle i. Non su quelle di inglese e informatica, ma su quella di italiano.
Ecco l’imprevisto che potrebbe rendere difficile il lancio di questo progetto nel limitato tempo a disposizione fino all’inizio del nuovo anno scolastico.