Trasferimenti. Le domande on line mettono in difficoltà i docenti

Proposta di mantenere anche la tradizionale compilazione cartacea

A meno di tre settimane dal termine di presentazione delle domande di trasferimento del personale docente, fissato per il 22 marzo prossimo, è sotto accusa la nuova procedura di compilazione on line delle domande previste per la mobilità dei docenti di scuola primaria e secondaria di I grado.

La procedura on line imposta dal ministero dell’Istruzione come unico metodo per presentare le domande di trasferimento per i docenti dei due settori scolastici “si sta rivelando un gran pasticcio”. Ad affermarlo è il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, che denuncia il caos provocato dalla nuova modalità di inoltro delle domande.

Si tratta di una procedura farraginosa – attacca il leader della Gilda – che complica, invece di semplificare, gli adempimenti burocratici che gravano sugli insegnanti: per compilare i moduli on line, si impiega mediamente un’ora e mezza“.

Ma, secondo Gilda, c’è di più: “se la sessione di lavoro scade, bisogna infatti ricominciare tutto da capo e da un paio di giorni la piattaforma informatica è bloccata“.

Il risultato – commenta Di Meglio – è che i docenti sono infuriati, come dimostrano le numerose proteste che giungono alle nostre sedi provinciali. E poi si tratta di un sistema discriminatorio, visto che non tutti gli insegnanti possiedono un pc“.

Come uscire da questa situazione?

Chiediamo al ministero di semplificare la procedura, propone il sindacato Gilda – prevedendo quella on line come opzionale rispetto al metodo tradizionale, o almeno di mettere a disposizione i mezzi informatici e il personale delle scuole per effettuare questa operazione“.