Tra la Moratti e i sindacati riprende il dialogo

Disgelo tra Letizia Moratti e i sindacati. “Un incontro positivo”, anche se interlocutorio. E’ un giudizio unanime quello dei sindacati convocati il 29 maggio dal ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, per avviare un confronto sui grandi temi delle politiche educative e della riforma della scuola. Un confronto auspicato da tempo dalle forze sociali e che ha visto la presenza – per la prima volta dall’insediamento del ministro – anche di rappresentanti delle segreterie confederali, che hanno affiancato Cgil, Cisl e Uil scuola; hanno partecipato all’incontro anche Snals, Confsal, Gilda e Cida. Soddisfazione per l’incontro è stata espressa da fonti del Ministero, che hanno parlato della nascita di una “alleanza ampia” con le forze sociali.

“Il ministro – ha riferito Anna Maria Furlan, della segreteria confederale Cisl – ha proposto l’apertura di tavoli di confronto, in particolare sulle competenze Stato-Regioni e sull’alternanza scuola-lavoro, temi che fanno parte della riforma della scuola”. Tavoli ai quali i sindacati vanno con l’intenzione di discutere: “Non accetteremo intese già fatte” ha aggiunto Furlan. Il segretario della Uil scuola, Massimo Di Menna, ha messo l’accento sulla preoccupazione per i tempi “molto stretti” per l’ attuazione della riforma, e ha quindi auspicato, per il prossimo anno, l’avvio di una fase sperimentale. Ma su questo, ha precisato, ci sarà un incontro specifico tra una quindicina di giorni. Il segretario confederale Cgil Giuseppe Casadio, dal canto suo, ha parlato di “produttivita’ della riunione” che verrà, però, verificata nei prossimi incontri. Il primo appuntamento è per il 3 giugno, quando – ha riferito Casadio – si discuterà dell’alternanza scuola-lavoro, uno dei punti maggiormente criticati dai sindacati. La riforma – ha aggiunto Fedele Ricciato dello Snals – non deve essere un “cambiamento calato dall’alto”, e deve puntare sui giovani docenti , ai quali “bisognerà dare stabilità” con l’immissione in ruolo e “la formazione, sia iniziale che in servizio”.

“C’e’ una rinnovata attenzione ai rapporti sindacali” ha rilevato dal canto suo Alessandro Ameli della Gilda, sindacato che non ha firmato il nuovo contratto del comparto ma non per questo, ha puntualizzato, si chiama fuori dalla discussione sul sistema scolastico e formativo. Una voce parzialmente critica è stata quella di Daniela Colturani, della Cisl Scuola, che, pur apprezzando gli impegni che il ministro intende assumere in merito ai tanti temi attuali, manifesta la propria delusione per il “rinvio del confronto sulle tante importanti questioni relative all’attuazione della riforma, in presenza di una forte fibrillazione tra gli operatori scolastici per le tante incognite legate all’avvio dell’anno scolastico che si prefigura all’insegna dell’incertezza e dell’improvvisazione”.