Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Test Invalsi/3. L’esclusione dei disabili è discriminatoria?

A questa domanda il neoministro Maria Chiara Carrozza ha promesso di rispondere al più presto, non prima però di aver approfondito la questione anche attraverso “un’inchiesta interna per capire dove sono avvenuti e dove avvengono questi fatti”.

Il problema dell’esclusione dei disabili dalle prove Invalsi è stato sollevato dai genitori del Cesp (Centro studi per la scuola pubblica), una organizzazione bolognese peraltro molto critica nei confronti dei test in generale.  Secondo il Cesp sarebbero circa 200.000 gli alunni disabili interessati al problema (ma forse di più considerando anche quelli con DSA), e molti di questi sarebbero stati esclusi dalle prove.

Si può parlare di una discriminazione? Il ministro, che come ricercatrice nel campo della bioingegneria industriale si è a lungo occupata di tecnologie volte, come ha ricordato, “a favorire l’integrazione e la qualità della vita per tutti”, ha definito quanto denunciato dai genitori come un “fatto grave”, lasciando capire di condividerne la protesta ma mostrando anche, come lei stessa ha riconosciuto, di dover conoscere più a fondo la questione. Se la questione è di carattere normativo, ha detto, “sarà più semplice fare l’approfondimento, potremo intervenire sicuramente in questo campo”.

Ma come stanno effettivamente le cose?

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