Il processo di riordino delle funzioni delle Province “ha determinato ritardi, rallentamenti, ridimensionamenti e spesso vuoti nell’esercizio delle funzioni relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali, funzioni ora attribuite alle Regioni”.
L’Unione ciechi esprime “grande preoccupazione” per il futuro scolastico dei ragazzi con disabilità visiva.
“A meno di due mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, migliaia di alunni disabili visivi non sanno poi – afferma l’associazione – se potranno continuare a fruire dei servizi educativi integrativi, in ambito scolastico ed extrascolastico; dei servizi di trascrizione dei libri di testo in caratteri braille e in caratteri di stampa ingranditi; dei servizi di produzione e distribuzione degli ausili tiflodidattici e tifloinformatici; dei servizi di trasporto casa-scuola-casa e delle rette di frequenza degli Istituti specializzati”.
Il presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Mario Barbuto, a questo proposito ha inviato una lettera agli interlocutori coinvolti, dal Presidente del Consiglio Renzi, ai ministri Padoan, Alfano, Giannini, Costa, al Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.
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