Tempo pieno, le promesse del premier

Nell’incontro del 31 marzo con i genitori e gli insegnanti il presidente del Consiglio Prodi ha affermato “stiamo per presentare un disegno di legge intitolato ‘Norme urgenti in materia di istruzione’ che avrà la precedenza nel cammino legislativo per il ripristino della norma abrogata dalla Moratti sul tempo Pieno, come modello educativo, e lo mettiamo in procedura accelerata”. Inoltre il viceministro Bastico ha dichiarato che verranno assegnati “1000 posti in più di insegnanti a settembre come misura eccezionale per tamponare tutte le richieste che arrivano dai territori”.

Il Coordinamento Nazionale Tempo Pieno ricorda pertanto che:

1) Registriamo questa importante dichiarazione di Prodi cui speriamo seguano i fatti. Poiché nel nostro pluruennale percorso abbiamo appreso a non fidarci dei politici, continueremo – se possibile con maggior forza – a mobilitarci in tutte le occasioni per far si che finalmente si arrivi ad una norma che dia pienezza di diritto a questo modello di scuola.

2) Sottolineamo che ciò che rende possibile il Tempo Pieno è l’assegnazione degli insegnanti necessari per svolgerlo come modello educativo particolare: 40 ore, 2 insegnanti contitolari, 4 ore di compresenza: anche in assenza di una legge non è difficile per un governo che lo voglia assegnare già ora alle scuole gli insegnanti che sono necessari per far partire tutte le sezioni richieste. Quindi nel corso delle iniziative delle prossime settimane verificheremo anche le promesse della Bastico insieme ai genitori che attualmente hanno avuto risposte negative delle scuole.

3) Speriamo già da settembre di doverci tornare a occupare di elementi importanti come la formazione degli insegnanti alle didattiche dai tempi distesi, la progettazione di strutture di edilizia indispensabili, la disponibilità dei comuni ad attivare progetti per le mense e gli spazi scolastici verdi che permettano un positivo soggiorno dei bambini/e a scuola per 8 ore al giorno.

Nel frattempo mentre le iscrizioni sono aumentate in generale e in particolare sono aumentate moltissimo le iscrizioni al Tempo Pieno, con gli insegnanti che calano e i conti che tornano solo attraverso l’aumento di alunni per classe,la drammaticità della situazione è sotto gli occhi di tutti: in Lombardia mancavano inizialmente 500 classi e attualmente ne mancano ancora 270; a Bologna mancavano 102 classi, a Roma non sono state assegnate 470 classi in meno di Tempo richieste dai genitori (facendo un calcolo approssimativo di 20/25 alunni per classe significa che solo a Roma 10/11 mila famiglie che contavano nella frequenza al tempo pieno in questi giorni ricevono il “no, ci dispiace” dai dirigenti per carenza di insegnanti.