Tagli di organico: il difficile mestiere del direttore regionale

In tutte le Regioni sono in corso incontri e “tavoli istituzionali”, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, per gestire la distribuzione sul territorio della quota di tagli assegnata a ciascuna Regione in attuazione della legge n. 133/2008.

In queste riunioni il rappresentante dell’Amministrazione scolastica, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale (USR), si trova nella difficile condizione di dover “trattare” con i suoi interlocutori tenendo conto dei vincoli macroeconomici, cioè dei risparmi complessivamente attesi per la Regione dove svolge le sue funzioni.

E’ il caso, per esempio, del neodirettore dell’USR del Lazio Maria Maddalena Novelli, appena tornata a ricoprire l’incarico dopo quasi tre anni, e che parteciperà mercoledì 29 aprile al “tavolo istituzionale” promosso dall’Assessore all’istruzione del Lazio, Silvia Costa, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali.

Il comunicato con il quale l’Assessorato guidato da Silvia Costa dà notizia della riunione anticipa che oggetto del confronto saranno  la “garanzia del mantenimento e dell’ampliamento del tempo pieno nella scuola elementare e del mantenimento del tempo scuola dalla 2° alla 5° elementare” e la “garanzia che non siano chiusi plessi laddove non è possibile, per i dirigenti scolastici e per gli enti locali, procedere ad accorpamenti di classe e a specifiche situazioni territoriali di difficoltà che si registrano nei piccoli Comuni, in particolare della Provincia di Rieti e nell’area metropolitana di Roma“.

Nel comunicato si sottolinea la “franca interlocuzione” che ha sempre caratterizzato i confronti sulle questioni di merito con i responsabili dell’ufficio scolastico regionale statale, e si auspica che l’incontro del 29 aprile porti a “significativi risultati in termini di recupero di posti in organico, per non compromettere la programmazione dell’offerta scolastica sul territorio e, soprattutto, il diritto allo studio degli alunni“.