Sulla questione scolastica naufraga la riforma del sistema federale tedesco

Le tensioni sulla ripartizione delle competenze in materia di scuola tra governo centrale e Regioni non ci sono solo in Italia.
In Germalia i lavori della commissione per la riforma del sistema federale si sono interrotti poco prima di Natale a causa del disaccordo sulla questione della ripartizione delle competenze tra il governo centrale e i governi locali (Länder) in materia di istruzione.

I Länder, che già godono di reale e ampia autonomia in questo settore, sarebbero stati disposti a un significativo ridimensionamento del potere legislativo della Camera delle Regioni in cambio dell’esclusione della possibilità da parte del governo federale di intervenire sull’istruzione con progetti nazionali (art. 91b della Costituzione tedesca).
Una condizione assolutamente non proponibile al governo federale che considera la formazione un fattore strategico, decisivo per vincere le sfide della globalizzazione e della società della conoscenza.

Alla luce della esperienza tedesca, si avverte ancor di più l’esigenza – in relazione all’avvio della discussione della bozza di decreto sul secondo ciclo del sistema educativo e delle ipotesi di indicazioni nazionali per i licei – di un confronto vero, profondo, non di circostanza che possa incidere sulle scelte strutturali presentate.