Sul numero chiuso per l’accesso alle università scientifiche

Sul tema dell’accesso a numero chiuso per le facoltà scientifiche, ci ha scritto un lettore, Salvatore Nestola, la cui email volentieri pubblichiamo.

Invitiamo gli altri lettori a inviarci le loro opinioni sul tema (o su altri temi nuovi da proporre), scrivendoci come di consueto a botta_e_risposta@tuttoscuola.com.

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Egregio Direttore,

in qualità di padre di famiglia piuttosto preoccupato per il futuro dei propri figli, Vi scrivo al fine di dar voce alla richiesta di abrogazione della legge relativa al NUMERO CHIUSO per l’accesso alle varie università scientifiche (vds. medicina, scienze infermieristiche ecc…).

Son venuto a conoscenza che il 30 novembre alcuni movimenti studenteschi sono stati ricevuti dal ministro Profumo che, nell’ambito di un giro di consultazioni delle varie parti sociali, sta cercando di capire quali siano le reali problematiche, più sentite, nel mondo della scuola. Dalla relativa nota diffusa dal Miur in merito a quanto emerso sia dall’incontro con le componenti rappresentative delle famiglie (incontro avvenuto il 23 novembre) sia da quello con le rappresentative studentesche non mi risulta sia stato posto in evidenza tale problema così importante per il futuro dei nostri figli.

E’ incredibile constatare come le masse studentesche si mobilitino spesso per i motivi più disparati (tutti condivisibili, per carità!) quali la Riforma scolastica (ormai già in atto, nelle superiori, dal precedente anno scolastico), i tagli alle spese nel settore dell’istruzione, le strutture scolastiche fatiscenti ecc.., trascurando un interesse, a mio avviso importantissimo, quale la salvaguardia reale del “diritto di studio” (sancito dalla nostra Carta Costituzionale) che progressivamente risulta essere sempre più scardinato. Tutti “dovrebbero” avere libero accesso alla scuola! Infatti l’art. 34 della Costituzione così recita: “La scuola è aperta a tutti (…) I capaci e i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”.

Ma in realtà, oggi, tale principio sembra non sussistere nell’ambito dei piani più alti dell’Istruzione, quale quella universitaria, dove, essendo stati inseriti man mano vari contingenti (con l’introduzione del NUMERO CHIUSO IN ACCESSO!) nei più disparati corsi di laurea, di fatto sono state precluse le possibilità di prosieguo negli studi universitari per tanti giovani studenti seriamente impegnati, capaci e meritevoli, che avevano iniziato, con la scelta dell’indirizzo di studi superiori, a costruire le basi culturali per un progetto di vita professionale. Ma “All’apparir del vero tu, misera, cadesti” scriveva Giacomo Leopardi e, così, per un banalissimo test vengono a crollare tutti quei sogni che tantissimi giovani avevano coltivato con passione fino a quel momento.

Immaginate lo sconforto, la delusione e la comprensibile rabbia di tanti giovani che in un batter d’occhio si vedono fuori da un percorso formativo tanto ambìto. E’ alquanto umiliante per uno/a studente/ssa diplomatosi con voti alti vedersi negato l’accesso a un determinato corso di laurea (da sempre considerato consono alle proprie capacità e potenzialità) per non aver superato il test d’ingresso (dove magari sono state inseriti quesiti “strani” che lasciano pensare ad una pianificazione a monte di tipo clientelare!) ed è soprattutto mortificante constatare come qualche altro ragazzo (magari compagno di classe figlio di … che ha sempre dimostrato scarso impegno nello studio e nelle varie attività scolastiche e che con un calcio “SPINTO” sia riuscito a terminare il percorso superiore) abbia superato quella barriera all’ingresso e magari frequenti qualche facoltà scientifica (vds. medicina, scienze infermieristiche, terapia della riabilitazione ecc…) che assicura il posto di lavoro futuro.

Risulta naturale domandarsi dov’è finita la giustizia! COSA SI NASCONDE DIETRO IL NUMERO CHIUSO? Non sarebbe meglio applicare nel percorso di studi universitari dei filtri “in itinere” piuttosto che “in entrata”? Magari si potrebbe DARE LA POSSIBILITA’ A TUTTI di SCEGLIERE IN PIENA LIBERTA’ IL CORSO DI LAUREA a cui iscriversi e poi, durante il percorso degli stessi, attuare dei meccanismi (magari facendo leva sul numero minimo di crediti da acquisire ogni anno per poter restare nell’ambito dello stesso corso di laurea) tali da premiare di fatto i meritevoli e dirottare gli altri verso altre tipologie di facoltà (sempre riconoscendo loro gli esami già sostenuti sebbene non ritenuti sufficienti per poter restare in quel determinato corso di studi). Sarebbe opportuno che gli studenti delle scuole superiori non si facessero strumentalizzare da ristretti gruppi portatori di egoistici interessi (vds. interessi politici o, come nello scorso anno, interessi di una ristretta cerchia sociale universitaria). Ancora oggi dovrebbero assumere grande peso le parole pronunciate da Pietro Calamandrei (uno dei padri della Costituzione Italiana) nel corso di un Congresso nel lontano 1950: “La scuola, ORGANO CENTRALE DI DEMOCRAZIA, serve [tra l’altro] alla formazione della classe dirigente [a tutti i livelli!] [che] deve essere sempre aperta e sempre rinnovata DALL’AFFLUENZA VERSO L’ALTO DEGLI ELEMENTI MIGLIORI DI TUTTE LE CLASSI, DI TUTTE LE CATEGORIE.” CONTRO GLI INTERESSI DELLA CASTA, CONTRO IL NUMERO CHIUSO, LIBERO ACCESSO A TUTTE LE UNIVERSITA’: queste parole dovrebbero risuonare forte nelle piazze per rivendicare realmente IL DIRITTO ALLO STUDIO PER TUTTI.

Visto che il governo “MONTI” ha intenzione di riconsiderare (a breve!) le LIBERALIZZAZIONI di quelle professioni che da anni sono state prerogativa assoluta nelle mani di ristrette CASTE SOCIALI (vds. farmacie, attività notarili, ecc.),spero che il ministro PROFUMO si ricordi anche di considerare nei giusti termini la LIBERALIZZAZIONE del DIRITTO ALLO STUDIO. Confidando nella Vostra sensibilità e serietà, spero che diate voce alla mia richiesta che, credo, rispecchi quella della maggioranza degli italiani che hanno a cuore il futuro dei propri figli. RingraziandoVi anticipatamente, distintamente Vi saluto.

Salvatore Nestola (Copertino -LE-)

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