Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Stranieri. Priorità della lingua italiana

Prima ancora che la proposta di acquisizione della cittadinanza italiana dopo cinque anni, previo accertamento della conoscenza della lingua italiana, fosse presentata dal ministro degli Interni (On. Giuliano Amato), e dal Consiglio dei Ministri il 4 agosto scorso, il ministro della Pubblica Istruzione, on. Giuseppe Fioroni aveva ricordato (come ben sanno molti docenti) che l’integrazione degli studenti stranieri passa innanzitutto dalla conoscenza e dalla padronanza della lingua italiana.

Su questa priorità torna ora la Società “Dante Alighieri”, ente morale per la diffusione della lingua e della cultura italiana, invocando una legge che razionalizzi il sistema di apprendimento della lingua italiana.

Il segretario generale della “Dante Alighieri”, Alessandro Masi, nel ricordare che la società opera dal 2000 in convenzione con il Ministero della Solidarietà e in applicazione dapprima della Legge Turco-Napolitano e in seguito dell’attuale normativa, fornendo assistenza per la preparazione linguistica degli immigrati provenienti in Italia presso le oltre 400 sedi presenti all’estero, ribadisce fortemente la necessità per i richiedenti di un’adeguata conoscenza e condivisione della lingua e cultura italiana.

Dopo aver ricordato che oggi in Italia esistono quattro certificati rilasciati rispettivamente dalla stessa “Dante Alighieri”, dall’università di Roma Tre e da quelle per stranieri di Siena e di Perugia, la Società sottolinea la presenza di “un sostanziale mosaico ingiustificato e soprattutto incomprensibile agli occhi di chi si avvicina allo studio della nostra lingua con esigenze professionali“.

Per questo motivo la “Dante” ritiene ormai necessario il varo di una legge che disciplini il sistema di apprendimento dell’idioma nazionale.

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