I nostri quindicenni segnano sostanzialmente il passo nelle competenze linguistiche, matematiche e scientifiche, secondo le ultime rilevazioni della Commissione Europea, relative al 2018 e pubblicate in “Education and Traning – Monitori 2019”. La rilevazione europea registra per gli studenti quindicenni (terza media, 1° anno delle superiori) le competenze in valori percentuali dei livelli inferiori (0 o 1) conseguiti – che Lisbona ha fissato per il 2020 al 15% – relativamente alla lettura, matematica e scienze.
L’obiettivo del 15% fissato per i quindicenni dei 28 Paesi europei rappresenta la quota fisiologica di studenti che non sono in grado di raggiungere un livello sufficiente. Ovviamente il restante 85% nei livelli superiori consegue la sufficienza fino a prestazioni buone o di eccellenza.
L’obiettivo europeo è, quindi, quello di contenere al 15% i livelli di scarsa competenza nelle tre discipline di base, cioè per 1 alunno ogni 7.
Nelle tre discipline oggetto di rilevazione, dove Monitor 2019 mette a confronto le percentuali raggiunte nel 2009 con quelle conseguite nel 2018, la situazione dei nostri ragazzi è la seguente:
In Lettura nel 2009 la percentuale era del 21%, lontana 6 punti rispetto all’obiettivo finale del 15% fissato per il 2020 da Lisbona, ma superiore di poco alla media dei Paesi dell’UE che era del 19,5%. Nel 2018 i nostri ragazzi hanno confermato quel 21% di nove anni prima, evidenziando un sostanziale immobilismo, mentre la media dei Paesi dell’Unione saliva, se pur di poco, al 19,7%.
In Matematica nel 2009 la percentuale era addirittura del 25%, lontana ben 10 punti rispetto all’obiettivo finale del 15% fissato per il 2020 da Lisbona, ma superiore di poco, anche in questo caso, alla media dei Paesi dell’UE che era del 22,3%. Nel 2018 i nostri ragazzi hanno migliorato i livelli di competenze matematiche scendendo a 23,3%, mentre la media dei Paesi dell’Unione scendeva, se pur di poco, al 22,2%%.
Le competenze in Scienze sono la nota dolente generalizzata dell’ultima rilevazione per il 2018. La media dei Paesi dell’Unione è salita di quasi tre punti in percentuale, passando dal 17,7% del 2009 al 20,6% del 2018. I quindicenni italiani che nel 2009 avevano fatto registrare un 20,6% che comunque li teneva lontani di cinque punti e mezzo dall’obiettivo finale del 15%, nel 2018 hanno fatto registrare una sostanziale regressione salendo al 23,2%.
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