Spoils system: Frattini rovina le vacanze ai dirigenti

Le dichiarazioni del ministro Frattini sulla probabile consistenza delle “bocciature” (15%) che colpiranno i dirigenti dell’Amministrazione (quelli scolastici sono stati esplicitamente esclusi) hanno reso inquiete le vacanze di molti degli interessati. La legge di riforma della dirigenza pubblica, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 172 del 24 luglio 2002, è entrata in vigore l’8 agosto, e da quella data decorrono i 60 giorni per la conferma dei dirigenti di prima fascia, e i 90 giorni per l’eventuale destinazione ad altro incarico di quelli di seconda fascia. Tra ottobre e novembre, in pratica, si saprà se, quanti e quali dirigenti dovranno lasciare il posto attualmente occupato.
Il meccanismo messo in opera dalla legge Frattini è particolarmente incisivo soprattutto per i dirigenti di prima fascia (capi dipartimento e direttori generali: 30 in tutto nel settore dell’istruzione), che in passato erano quasi inamovibili. Fece scalpore, a suo tempo, l’operazione di rotazione di tutti i direttori generali, tranne uno, fatta dal neoministro Luigi Berlinguer all’inizio del suo mandato. Nessuno, tuttavia, fu licenziato o confinato ad “incarichi di studio”, cosa che questa volta potrebbe invece accadere. Peraltro due teste pesanti, quelle dei capi dipartimento, sono già state fatte cadere senza tanti complimenti dopo l’insediamento del ministro Moratti.
Per i dirigenti di seconda fascia si tratterà invece, salvo eccezioni, di qualcosa di più “soft” che si collegherà principalmente alla valutazione della capacità di ciascun dirigente da parte dei decisori politici. Infatti, la legge Frattini riserva un ruolo determinante alla valutazione “esterna” dei politici (ministro e sottosegretari), che secondo quanto annunciato dallo stesso Frattini dovrebbe essere basata sul merito. Peraltro è difficile pensare che le unità dirigenziali strategiche (formazione, relazioni sindacali, stato giuridico del personale, dirigenza scolastica) non vengano affidate a dirigenti ritenuti omogenei all’area politica del Governo.
In generale, la difficoltà non sta tanto nell’usare la tagliola, quanto nell’assicurarsi poi professionalità all’altezza.