Si afferma da più parti che l’emergenza linguistica che coinvolge gli alunni stranieri nelle nostre scuole deve costituire la priorità di intervento per la loro integrazione.

Lo ha ribadito più volte lo stesso ministro Gelmini.

Ma come? con quali mezzi, visto che la scuola è a sua volta in fase di razionalizzazione delle risorse?

A Modena il Comune e Confindustria tentano una risposta concreta attraverso un progetto messo in campo per potenziare l’attività di sostegno linguistico a favore di alunni stranieri di scuola elementare arrivati da poco in Italia.

Il progetto, dal titolo eloquente “Paroliamo”, è finanziato con 200.000 euro da Confindustria, che consentiranno di realizzare le attività per quattro anni scolastici, e porterà per quest’anno spazi e insegnanti dedicati all’apprendimento dell’italiano in due tra le scuole elementari con la più alta concentrazione di alunni stranieri (più di 40 etnie differenti), dove i bambini stranieri sono rispettivamente il 47,2% e il 46,3% degli iscritti.

Nelle due scuole sono stati creati spazi attrezzati per la realizzazione di attività didattiche dedicate alla lingua ed alla comunicazione.

I laboratori sono dotati di un proiettore che funziona anche col touch screen, moderni computer con accesso a internet, ma anche classici cartelloni colorati e tanti giochi. La conduzione dei laboratori è stata affidata a due insegnanti selezionate tramite bando tra 80 candidati.