Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

Sostegno: la perequazione mancata

Sostegno/1

Sono trascorsi quattro anni da quando una norma di legge, per porre rimedio alla distribuzione di posti di sostegno gravemente squilibrata tra i territori, aveva imposto all’Amministrazione scolastica di ripartire in modo equo tra le regioni i posti di sostegno stabili (quelli in organico di diritto).

La norma prevedeva che “Dall’anno scolastico 2014/2015 il riparto di cui al comma 2 (stabilizzazione dei posti di sostegno in organico di diritto – N.d.R.) è assicurato equamente a livello regionale, in modo da determinare una situazione di organico di diritto dei posti di sostegno percentualmente uguale nei territori. Il numero dei posti risultanti dall’applicazione del primo periodo non può comunque risultare complessivamente superiore a quello derivante dall’attuazione del comma 2”. (comma 2-bis, art. 15, legge 128/13).

Due anni fa Tuttoscuola aveva rilevato, in base ai dati ufficiali del Miur, che la norma era stata disattesa e la distribuzione dei posti in organico di diritto non aveva ridotto la forbice, ma l’aveva addirittura ampliata, tanto che nelle regioni del Mezzogiorno erano confluiti più di 4 mila posti di sostegno stabili che avrebbero dovuto invece essere assegnati alle regioni del Centro e del Nord d’Italia. Una situazione che gettava alcune ombre sulla politica degli organici.

Abbiamo nuovamente calcolato la percentuale tra posti di sostegno e alunni disabili. Il gap territoriale si è ridotto? Vediamo di seguito la situazione aggiornata al 2017-18.

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