SNALS: ecco come risparmiare 2,5 miliardi di euro

Il sindacato autonomo Snals-Confsal ha inviato nei giorni scorsi al presidente Berlusconi e ai ministri Tremonti, Brunetta e Gelmini una proposta per il riordino del sistema di istruzione alternativa a quella delineata dal governo, criticata perché fondata su “tagli dettati da una mera logica ragionieristica“.

Lo SNALS ritiene corretta “una forte lotta agli sprechi e alle diseconomie“, ma chiede che essa sia accompagnata da una politica di investimenti.  La proposta dello SNALS “concilia l’obiettivo della qualificazione della spesa con il progetto di rilancio della scuola pubblica che corrisponde alle esigenze formative degli studenti, stabilizza il personale superando il precariato, rafforza il ruolo della scuola dell’autonomia“.

In concreto la proposta dello SNALS prevede “l’abbattimento della spesa per le supplenze brevi mediante l’istituzione di un organico funzionale pluriennale; l’ottimizzazione dell’orario dei docenti della scuola elementare, escludendo comunque l’ipotesi del maestro unico; l’uscita del personale con 40 anni di servizio accompagnata dalla sostituzione con personale attualmente precario collocato all’inizio della carriera; l’eliminazione delle esternalizzazioni con specifico riferimento alla spesa per le cooperative di pulizia; la razionalizzazione delle fonti di finanziamento di progetti vari non sempre effettivamente utili“.

L’insieme di queste misure, secondo il segretario dello SNALS, Marco Paolo Nigi, “comporterebbe un risparmio annuo di circa 2 miliardi e 500 milioni di euro“. Il sindacato non fornisce i dettagli tecnici della sua proposta, che sembrerebbe comunque orientata a mantenere l’intera somma risparmiata dentro il bilancio del ministero dell’istruzione. Con prevedibile delusione di quello dell’economia…