SIVADIS, riparte la valutazione dei dirigenti scolastici

Il secondo anno di sperimentazione del Sistema di Valutazione dei Dirigenti Scolastici (SIVADIS) è in fase di avvio. E sarà anche l’ultimo, perché a spingere verso una rapida conclusione della fase sperimentale, che riguarderà anche quest’anno solo una parte dei dirigenti scolastici (nel 2003-2004 furono circa 1.500 su 8000) concorrono diverse ragioni.
La prima è di carattere giuridico, ed è la necessità di rispettare la normativa vigente in materia (Decreto leg.vo n. 286/1999), che prevede la valutazione annuale di tutti i dirigenti delle pubbliche amministrazioni, compresi quelli scolastici. La seconda è di carattere per così dire macroeconomico, ed è connessa alla ricerca di una migliore qualità ed efficacia della spesa pubblica per la scuola, verificabile attraverso la predisposizione di obiettivi significativi e di idonei indicatori di risultato da parte dei dirigenti scolastici. Su questo punto è forte la pressione della Corte dei Conti, che si sta anche dotando di un suo autonomo sistema, regionale e nazionale, di rilevazione dei dati riguardanti l’impiego delle risorse da parte delle singole istituzioni.
La terza ragione è di carattere contrattuale: l’indennità di risultato fa parte della busta paga del dirigente scolastico, ma è evidente che fin quando il sistema di valutazione non sarà andato a regime, consentendo la valutazione individuale di tutti i dirigenti scolastici, essa non potrà essere attribuita in modo differenziato, in rapporto ai risultati ottenuti. E infatti si prevede che anche quest’anno, come l’anno scorso, l’indennità sarà uguale per tutti. Il che, oltre a suscitare i rilievi della Corte dei Conti, appare come un vero e proprio inadempimento contrattuale.
Ma per quest’anno non si potrà fare diversamente, essendo impraticabile qualunque seria ipotesi di valutare tutti i dirigenti scolastici in servizio: 8000 più i 1300 ex triennalisti vincitori del concorso riservato.