Sindacati, raffica di ricorsi

Per l'11 settembre convocata a Roma un'assemblea nazionale delle RSU

Assunta unitariamente dai sindacati scuola la decisione di impugnare davanti al Tar del Lazio il decreto che esclude dal piano straordinario di assunzioni il personale docente abilitato ed in particolare quello in possesso dei requisiti previsti dalla Corte di Giustizia Europea. Si tratta della prima di una serie di iniziative legali contro la legge 107/2015, promosse da FLC CGIL, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals-Confsal e Gilda, riguardanti gli esclusi dal piano delle assunzioni. 

Il DM 767 del 17 luglio 2015, in particolare all’art.2, individua i destinatari del piano straordinario di assunzioni in ruolo e, in applicazione di quanto prevede la legge 107/2015, esclude illegittimamente alcune tipologie di personale precario: molti lavoratori in possesso dei requisiti previsti dalla Corte – abilitazione più 36 mesi di servizio – il personale docente della scuola dell’infanzia escluso dai posti di potenziamento nonché il personale ATA. 

Le Organizzazioni Sindacali, sostenute dai rispettivi uffici legali, impugneranno quindi il citato decreto ministeriale di fronte al Tar Lazio al fine di ottenerne l’annullamento nella parte in cui esclude le diverse categorie di docenti, chiedendo contestualmente il rinvio della legge 107/2015 alla Corte Costituzionale e il coinvolgimento della Commissione Europea rispetto alla violazione dei principi sulla stabilizzazione dei precari. 

La prima azione legale si concentrerà sui motivi di illegittimità dei criteri previsti per evidenziare l’infondatezza sul piano giuridico, oltre che politico-sindacale, dell’operato dell’Amministrazione.

 

Rispetto agli altri profili oggetto di contestazione della legge 107/2015 – la mancata tutela della libertà d’insegnamento, la chiamata diretta, il cosiddetto merito e, novità di questi giorni, la revisione delle classi di concorso – si è dato mandato ai legali di procedere non appena disponibili i relativi provvedimenti attuativi. 

Le Organizzazioni Sindacali ravvisano nella legge numerose incursioni in materia contrattuale, illegittime e sanzionabili, come affermato di recente dalla Corte Costituzionale, che daranno luogo ad ulteriori contenziosi.

 

Queste sono solo le prime azioni predisposte al fine di contrastare gli effetti negativi della legge 107/2015. Molte altre seguiranno a partire dalla ripresa delle attività scolastiche a settembre. Nel frattempo un nuovo appuntamento per un’iniziativa di carattere pubblico è fissato per l’11 settembre a Roma, dove avrà luogo un’assemblea unitaria delle RSU presso il Teatro Quirino.

Ormai anche i sindacati ‘rappresentativi’ sembrano aver imboccato decisamente e unitariamente la strada dei tribunali, fin qui battura con successo dall’Anief e in parte dallo Snals e dalla Gilda. Segno dell’ormai scarsa fiducia che i sindacati – anche quelli confederali – ripongono nelle tradizionali forme della lotta sindacale e nello stesso strumento della contrattazione. Una volta avviati i ricorsi hanno il loro iter, sul quale gli attori contrattuali – sindacati e governo – non possono intervenire.